L’importanza psicologica della solitudine: ti fa ascoltare l’anima e spegne le luci finte

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Solitudine Psicologia

Solitudine e Psicologia. La solitudine come necessità dell’Anima.

«La solitudine ti fa ascoltare l’anima e spegnere le luci finte.»
(Raffaele Morelli – La felicità è qui)

La solitudine non è isolamento

«È necessaria una cosa sola: solitudine, grande solitudine interiore. Volgere lo sguardo dentro sè e per ore non incontrare nessuno: questo bisogna saper ottenere.
L’amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano: »
(Rilke)

«È importante avere sempre un contenuto da portare in un rapporto, e spesso lo si trova nella solitudine.»
(Jung)

Eugenio Borgna solitudine dell'anima
La solitudine dell’anima (E.Borgna)

«La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.»
(Jung)

«…il trovarsi soli con il proprio Sé, o qualsiasi altro nome si voglia dare all’oggettività dell’anima. Essi devono esser soli, non c’è scampo, per far l’esperienza di ciò che li sorregge quando non sono più in grado di sorreggersi da sé. Soltanto questa esperienza può fornir loro un fondamento indistruttibile.»
(Jung – Psicologia e Alchimia)

Solitudine psicologia
Jung sulla riva del lago di Zurigo, nella sua torre di Bollingen. 1949

«La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti, o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili. La solitudine cominciò con le esperienze dei miei primi sogni, e raggiunse il suo culmine al tempo in cui mi occupavo dell’inconscio.

Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario.

Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell’amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l’amicizia fiorisce soltanto quando ogni individuo è memore della propria individualità e non si identifica con gli altri.»
(C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni)

«La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice.»
(L’anno della morte di Ricardo Reis– José Saramago)

Il benessere della solitudine. Mille ragioni per stare bene con se stessi (Valerio Albisetti)
Il benessere della solitudine. Mille ragioni per stare bene con se stessi (Valerio Albisetti)

«Quindi nella solitudine c’è una percezione maestra che ci indica la via.

Nella nostra cultura, la solitudine non è più vista come una saggia maestra che ci indica la via, come una saggia maestra di vita, non è più un’alleata, ma una facile occasione per imitare modelli come quello del Grande Fratello.

Per noi la solitudine è una maledizione, quando dovrebbe essere invece accolta come una buona notizia che ci aiuta a indagare e a scoprire chi siamo.»
(Raffaele Morelli – La felicità è qui, p.39)

I veri grandi spiriti costruiscono, come le aquile, i loro nidi a grandi altezze, nella solitudine. (Arthur Schopenhauer)

«Il soggetto umano è cambiato: l’intimità e la solitudine hanno perduto il loro valore, le qualità individuali sono divenute sempre più di tutti, il singolo ricerca la collettività, la moltitudine, spesso parossistica musica, l’espressione del noi invece che espressione dell’io.»
(Roland Barthes – Frammenti di un discorso amoroso)

Viaggio nella solitudine (Germana di Paolo)
Viaggio nella solitudine. La meravigliosa metamorfosi della solitudine quando viene finalmente vissuta

«L’uomo cosmico non può temere la solitudine, perché nel cosmo non si è mai soli. […] Quando gli antichi, per capirsi bene, parlavano dei genitori, si interrogavano così:

“Ma tu hai perso la mamma?” o “Hai perso la mamma che hai conosciuto?”; “Ma hai perso tua madre, o hai perso la madre che hai conosciuto?”.

Ebbene la mamma del mondo, quell’energia che genera l’essere che sei, non si perde mai. È sempre lì è sempre stata lì.

Quindi anche nella solitudine più totale il signore o la signora del mondo ti stanno guidando…

Non siamo mai soli.»
(Raffaele Morelli – La felicità è qui, Mondadori p.36)

Solitudine Psicologia

«Pensiamo che la nostra solitudine nasca dall’assenza di relazioni o da relazioni sbagliate.

Abbiamo perso di vista la parola “solitudine” e il suo vero significato perché ci siamo identificati esclusivamente nelle relazioni che intratteniamo. E una volta compromesse ci ritroviamo nel deserto.»
(Raffaele Morelli – La felicità è qui, Mondadori p.34)

 

«Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto.

La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno.

Eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi.

Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l’incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi.

Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l’associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l’unico mezzo valido.»
(Karen Horney – I nostri conflitti interni)

Solitudine psicologia
So-stare in solitudine. Tra competenza emotiva e competenza sociale

«…e tradire la propria solitudine può rivelarsi estremamente pericoloso (…).

Si cerca un altro, un punto esterno a noi, per soffocare la tristezza, per avvolgere la solitudine: prevalgono la paura e l’ansia…

[…] Non c’è nulla di patologico nel cercare incoraggiamento nell’amicizia e nell’amore degli altri, direi anzi che si tratta di una manifestazione di piena salute; è di altro, però che stiamo parlando, dell’incapacità totale di fondare la propria esistenza intorno a un centro interiore e della compulsione a riempire sempre il proprio vuoto con punti di riferimento esterni, siano essi gli altri, il lavoro, le droghe e ogni altra forma di ‘addiction’.

Solitudine. L'essere umano e il bisogno dell'altro (John T. Cacioppo)
Solitudine. L’essere umano e il bisogno dell’altro

Il tradimento che questo modo di vita sottende si caratterizza come duplice:

  • in primo luogo viene tradito il pianto dentro di noi, il pianto che si sforza penosamente di comunicarci qualcosa, proprio come un bambino inascoltato;

 

  • in secondo luogo vengono traditi gli altri, quelli cui ci rivolgiamo per farci “riempire” un po’: in questo caso infatti per noi interessante è non tanto l’altro, con la sua umanità, ma il fatto che egli ci posa gratificare con la sua prestazione di presenza. (…)

Ci interessa soltanto (…) soverchiare la tristezza con il rumore.»
(Amare Tradire: Quasi un apologia del tradimento, di Aldo Carotenuto, p.65)

 

«Ma io ho bisogno di solitudine, cioè di guarire, di tornare in me, di respirare un’aria libera, leggera, gioconda…»
(F.Nietzsche – Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è)

Comincia sempre da te; in tutte le cose e soprattutto con l’amore. Amore è portare e sopportare sé stessi. La cosa comincia così. Si tratta veramente di te; tu non hai ancora finito di ardere; devono arrivarti ancora altri fuochi finché tu non abbia accettato la tua solitudine e imparato ad amare.
(C.G.Jung – Il Libro Rosso)

«In ognuno, c’è qualcosa che non sarà mai compreso da nessuno.
Questo qualcosa è la causa stessa della nostra solitudine, della solitudine che ci è connaturale. È questa solitudine rudimentale che dobbiamo accettare in primo luogo.»
(Madeleine Delbrêl)

Cerca la solitudine: in essa troverai te stesso, e alla natura leverai l’immenso inno dell’amore. (Ambrogio Bazzero – Scrittore italiano dell’800)

«C’è una solitudine dello spazio
una solitudine del mare
una solitudine della morte, ma
sono tutte compagnia
paragonate a quell’altro spazio più nel fondo,
quella privatezza polare:
un’anima sola con se stessa
finita infinità.»
(E.Dickinson)

Antico uomo di sempre zen

«L’opposto di solitudine non è stare insieme. È stare in intimità.»
(Richard Bach)

‎«Odio quelli che mi tolgono la solitudine senza farmi compagnia.»
(Friedrich Nietzsche)

«Sentire la solitudine dei re, senza il potere che consente loro di portare una corona.»
(Byron)


APPROFONDIMENTI:

✍ Un articolo interessante – Perché le menti più brillanti necessitano di solitudine

 

 

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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

4 Commenti

  1. […] «C’è una solitudine dello spaziouna solitudine del mareuna solitudine della morte, masono tutte compagniaparagonate a quell’altro spazio più nel fondo,quella privatezza polare:un’anima sola con se stessafinita infinità.»(E.Dickinson)«L’opposto di solitudine non è stare insieme. È stare in intimità.» (Richard Bach)‎”Odio quelli che mi tolgono la solitudine senza farmi compagnia.”(Friedrich Nietzsche)“Sentire la solitudine dei re, senza il potere che consente loro di portare una corona.” (Byron)“La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice.”(L’anno della morte di Ricardo Reis – JOSE’ SARAMAGO) Fonte https://carljungitalia.wordpress.com/2013/08/23/la-solitudine-quella-sana-ti-fa-ascoltare-lanima-e-s… […]

  2. Meravigliosi tutti questi spezzoni di testi sul tema ….la solitudine….
    La solitutine è una spazio vitale dove se un essere riesce ad entrare con serenità può rinascere ogni giorno perche in ogni istante ogni singola parte di noi stessi muta insieme al mutare del mondo.
    In questo stazio ogniuno puo travare attimi di infinito.

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