Questa è una riflessione dello psicologo Pino Tartaglia rilasciata inedita per il Jung Italia, sul tema che abbiamo già trattato in quest’altro articolo tanto letto:
🔎 Il mito del dare aiuto al prossimo
Buona lettura!
Aiutare qualcuno è diverso dal fare assistenza! Oggigiorno è molto in voga un comportamento che ho definito “aiutomania”.
L’aiutomania è una forma di onnipotenza molto diffusa in giro, spesso praticata anche in buona fede, che va da “io mi conosco molto bene e non ho bisogno di nessuno, tantomeno degli psicologi”, a “ti sbloccherò dal tuo problema a costo di…rimetterci le penne!”

Si sa, spesso chi non sa risolvere i propri problemi si impegna a risolvere quelli degli altri! L’ Italia si sa è un paese di santi, di eroi, di competenti di calcio e adesso è diventato anche un paese di psicologi!
Fanno gioco anche diverse discipline che hanno il loro valore nella misura in cui, facendone pratica, danno un minimo di consapevolezza verso se stessi ed il proprio corpo ma che non autorizzano di per sé ad inventarsi “guaritori”, spesso dal piglio pseudo sciamanico a tintura orientaleggiante.
Ecco che accade, non di rado, che l’aiutomane rimane imbrigliato nella rete patologica del rapporto transferale e si becca la patologia dell’aiutato.
Aiutare non è essere servizievoli con l’altro nè essere buonisti, aiutare è assumersi una responsabilità umana relazionale: è essere consapevoli del rischio di essere “contaminati” da quella relazione; che se non si è saldi e capaci di farlo diventa solo un atto narcisistico dalle conseguenze imprevedibili sulla salute e catastrofico sul piano della relazione stessa.
Quante volte ho sentito dire” mi sono fatto in quattro per lei, le ho donato tutto il bene possibile ed invece è andata via,ingrata, è sparita, forse sta con un altro”.
Onnipotenza infantile, presunzione ed ignoranza sono gli ingredienti dell’aiutomane.»
PINO TARTAGLIA
(di Napoli, Psicologo Psicoterapeuta e Avvocato. Sito Web)
FINE.
«Si fa di tutto, anche le cose più strane, pur di sfuggire alla propria anima. (…) tutto, perché non si sa affrontare sé stessi.» (C.G.Jung)
«Lasciate cadere ciò che vuole cadere; se lo trattenete, vi trascinerà con sé. Esiste un vero amore che non si occupa del prossimo.»
(C.G.Jung – Libro Rosso, p.245)
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