«La musica ci connette a infiniti mondi e al nostro Sè.» (di Emanuele Casale)

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Emanuele, suonando a San Pietroburgo, 2009
Emanuele G. Casale, durante un concerto piano e corale polifonica a San Pietroburgo, Russia, 2009

Estratti sulla musica

«La musica connette al nostro Sè! E’ da questa connessione archetipica che scaturiscono quegli stati e quelle emozioni molto forti durante l’ascolto di una canzone o di una composizione che ci colpisce molto.
Non è direttamente l’ascolto in sè di quella musica a toccarci, ma gli effetti che essa provoca connettendoci con il Sé (Selbst); è questa connessione, questo ponte che da solo si crea, che ci fa sfiorare quelle altezze e quegli orizzonti magici mentre siamo immersi nell’insieme di quelle note, armonie, melodie che sembrano alle volte provenire da dimensioni, mondi e atmosfere così lontane, seppur familiari…»
(Emanuele G. Casale Licenza Creative Commons)

 

«Prima delle parole, nella musica, è la musica stessa che conta e che è essenziale. Le parole, nella musica, sono ‘contingenti’ [accezione filosofica] un di più, perchè la melodia e l’armonia abitano le dimensioni dell’inconscio prima della parola.» (Emanuele G. Casale Licenza Creative Commons)

Musica e Psicologia
Emanuele G. Casale, durante un concerto piano e corale polifonica a San Pietroburgo, Russia, 2009

«Riscopro ancora che la musica contiene infiniti mondi,
e vi è una segreta e sublime simmetria tra essa e l’amore,
e la morte e la vita.»
(Emanuele Casale Licenza Creative Commons)

“La musica dovrebbe essere parte integrante di ogni analisi. Raggiunge quei contenuti archetipici profondi che solo eccezionalmente si riescono a sfiorare nel lavoro analitico con i pazienti. Straordinario, straordinario.”
(C.G.Jung – da “JUNG PARLA”, p.348)

 


 

(Emanuele Gerardo Casale è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale. Based on a work at www.jungitalia.it. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@jungitalia.it)

 

LIBRI CONSIGLIATI sulla MUSICA e PSICOLOGIA:

Augusto Romano Psiche e Musica
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Il libro non cerca di dire che cosa sia la musica, ma che cosa intorno alla musica si racconta. Interroga dunque gli psicoanalisti, ma anche gli autori del Romanticismo, specialmente E.T.A. Hoffmann e Thomas Bernhard. Si sofferma su Orfeo, da sempre legato, nell’immaginario occidentale, alla musica. Ma l’autore sa bene che la musica è una realtà misteriosa e non descrivibile se non in modo indiretto, allusivo e insoddisfacente.

Oliver Sacks Musicofilia
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Un giorno, a New York, Oliver Sacks partecipa all’incontro organizzato da un batterista con una trentina di persone affette dalla sindrome di Tourette: “Tutti, in quella stanza, sembravano in balia dei loro tic: tic ciascuno con il suo tempo. Vedevo i tic erompere e diffondersi per contagio”. Poi il batterista inizia a suonare, e tutti in cerchio lo seguono con i loro tamburi: come per incanto i tic scompaiono, e il gruppo si fonde in una perfetta sincronia ritmica. Questo stupefacente esempio, spiega Sacks, è solo una particolare variante del prodigio di “neurogamia”, che si verifica ogniqualvolta il nostro sistema nervoso “si sposa” a quello di chi ci sta accanto attraverso il medium della musica. Presentando questo e molti altri casi con la consueta capacità di immedesimazione, Sacks esplora la “straordinaria forza neurale” della musica e i suoi nessi con le funzioni e disfunzioni del cervello.

      

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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

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