L’incapacità di trasferirsi nell’anima di un altro – Jung

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1960

jung2 (2)“La stragrande maggioranza degli uomini è totalmente incapace a trasferirsi individualmente nell’anima di un altro. E’ questa un’arte rarissima, che non è mai molto sviluppata. Anche l’uomo che presumiamo di conoscere meglio, e che ci conferma di essere da noi perfettamente compreso, è per noi, tutto sommato, un estraneo. E’ diverso, è un altro. Il massimo e il meglio che noi possiamo fare è di indovinare, almeno, quest’altro, rispettandolo e guardandolo dalla soverchiatrice stupidità di volerlo interpretare.”
(C.G.Jung – L’io e l’inconscio – p,132)

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