“La stragrande maggioranza degli uomini è totalmente incapace a trasferirsi individualmente nell’anima di un altro. E’ questa un’arte rarissima, che non è mai molto sviluppata. Anche l’uomo che presumiamo di conoscere meglio, e che ci conferma di essere da noi perfettamente compreso, è per noi, tutto sommato, un estraneo. E’ diverso, è un altro. Il massimo e il meglio che noi possiamo fare è di indovinare, almeno, quest’altro, rispettandolo e guardandolo dalla soverchiatrice stupidità di volerlo interpretare.”
(C.G.Jung – L’io e l’inconscio – p,132)
Il massimo che possiamo fare per cercare di comprendere pienamente l’altra persona è assumere un atteggiamento empatico.