«Una ricerca di qualcosa che non abbiamo mai perduto» (Alan Watts, Rumi e Walt Whitman)

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VIA LATTEA_2« […] una ricerca di qualcosa che non abbiamo mai perduto, qualcosa che ci fissa dritto negli occhi, una ricerca che i Buddhisti talvolta descrivono come “nascondere il bottino in tasca e dichiararsi innocente”. E’ difficile proprio perché è troppo facile, infatti l’uomo trova così duro scendere dal proprio piedistallo e accettare liberamente e senza riserve ciò che è.»
(Alan Watts – La ricerca della felicità – Ubaldini Editore p.126)

«Quando cerchi Dio, Dio è lo sguardo dei tuoi occhi.» (Rumi)

«Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto
Nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo.  Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile;
L’apparenza non deve ostacolare, né l’ambito mutato confonderti il cervello.»  (Walt Whitman)

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