«Tu vivi le cose ultime…» – da una lettera di Andreas Lou Salomé a Rilke

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Lou e Rilke2«…Perché questo è certo e vero: che tu sei l’uomo più simbolico che io conosca, e tu vivi le cose ultime, le conferme, per le quali la materia esistenziale si concentra solo di quando in quando per poterle rivelare; per questo tanto spesso tu non puoi vivere. Fin da bambino la vita è stata per te come un simbolo; già allora la madre non ti bastava e anelavi a una segreta e più profonda quiete dalla quale pervenire alla pienezza. E ancora oggi, in un’alterna necessità di solitudine e di impressioni, sempre lotti per “appropriarti” di nuovo dell’infanzia, ancora una volta, completamente, risurrezione, opera. Ah, tu non dovevi preoccuparti di nulla, quanto era tuo ti sarebbe accaduto e con tanta più certezza quando più sembravi disorientato, perché avveniva del tutto indipendentemente dalle tue intenzioni, in segni e miracoli. […] non ci fu neppure bisogno dello scorrere del tempo, già quei pochi giorni si dimostrarono superflui; compimento in sé, perfezione nell’attimo dell’accadimento.»

(Lou a Rilke – Gottingen, 5 Gennaio 1921)

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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

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