Un bellissimo koan zen* (storiella zen) sull’importanza di cessare di “pensare” in maniera eccessiva, anche nei momenti in cui si dovrebbe semplicemente essere… presenti!
Direbbe un detto orientale: “Guardare senza movente”
Buona lettura!

Tratto dal libro di Thich Nhat Hanh:
“Un giorno il Buddha sollevò un fiore davanti a un pubblico di 1.250 monaci e monache. Non disse nulla per un periodo di tempo abbastanza lungo.
Tutti stavano perfettamente in silenzio e sembravano pensare intensamente, sforzandosi di vedere il significato dietro il gesto del Buddha.
Allora, improvvisamente, il Buddha sorrise. Sorrise perché qualcuno nel pubblico sorrise a lui e al fiore…
Per me il significato di questo koan è abbastanza semplice.
Quando qualcuno prende un fiore e ve lo mostra, è perché desidera che lo vediate. Se continuate a pensare, vi perdete il fiore. La persona che non stava pensando, che era semplicemente se stessa, era in condizione di conoscere il fiore in profondità, perciò sorrise.
Questo è il problema della vita. Se non siamo completamente noi stessi, realmente nel momento presente, perdiamo tutto.”
FINE.

esattamente… ogni attimo ha una sua propria anima e ci “parla”…