“[…] E ciò mi porta a paragonare, le teorie della Fisica quantistica, al Suo principio della Sincronicità, per il quale, i fenomeni naturali, sfuggono a causalismi, o a criteri statistici, per essere ordinati dagli archetipi. Fino a poco tempo fa, in Fisica, causalismo e statistica, in un certo modo, garantivano, se si può dire, la ripetibilità del fenomeno; perché il fenomeno irripetibile era da ritenersi, “scientificamente”, non valido. Ma c’è una cosa, adesso, si è visto, che non si può riprodurre: la condizione psichica dell’osservante, la cui influenza sul fenomeno stesso, non può, in realtà ,essere eliminata. Essa è, per definirla, una “variante statistica”, che renderebbe, di fatto, i fenomeni irripetibili.”
(Lettera di Pauli a Jung, Zollikon-Zurigo, 24 novembre 1950, dal “Carteggio Pauli-Jung” curato da C.A.Meier, Edizioni “Il minotauro”)
Non ne ero a conoscenza ma mi sembra una connessione importantissima – lo dico da fisico e astronomo. Grazie; ho “rubato” la citazione per la pagina facebook di GruppoLocale.it
Se non sbaglio i sogni interpretati in “Psicologia e Alchimia” erano proprio di Pauli, a sottolineare lo stretto rapporto con Jung.