«Siamo gli echi dei nostri sogni, dei sogni del mondo» Da una poesia di Emanuele Casale

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Echoes Pink Floyd Echi Eco
“Echoes”, copertina dell’omonimo singolo dei Pink Floyd

Eco Psicologia

Una mia poesia (nata da un’immaginazione attiva) sul senso individuale e collettivo del divenire sé stessi, un sé stessi nel quale – forse – riecheggiano echi di chi divenne, di chi non ce la fece, echi del mondo, echi di altri. “Individuarsi”, diceva Jung, è paradossalmente si diventare sé stessi, ma ciò sembrerebbe coincidere con diventare altro da sé, diventare “ciò che non è Io” [ per approfondire rimando all’articolo sull’individuazione 📝]

«Sogni ancestrali dell’umanità, a essi non è mai possibile sottrarsi.» (C.G.Jung –Libro Rosso, p.271, Cap V, L’Anacoreta)


Emanuele Casale Psicologo
Emanuele Casale

Echi dei nostri sogni

(di Emanuele Casale)

«Siamo gli echi dei nostri sogni;
Ogni sogno non muore con noi,
ma riverbera nelle ere attraverso noi, di cui siamo i catalizzatori essenziali.

In un modo o nell’altro abbiamo dunque sempre a che fare con frammenti di eternità. Noi stessi siamo questi frammenti.

E in tutti gli echi dei sogni del mondo, sempre ritroviamo voci e speranze altre.

Cogliendoli, sempre ci riconnettiamo a molti altri in questo universo…

Siamo vicino alle loro voci, quelle voci d’un tempo fattesi eco, che insieme alle nostre, si stagliano verso il futuro.

Apparteniamo a quei sogni del mondo come se fossero i propri, e ai propri come se fossero del mondo.

Eppure ognuno di essi
ha il proprio sapore…»

FINE.

Licenza Creative Commons

(Emanuele Casale, Pescara 2013 .Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.) 


🎶 Di seguito il bellissimo brano “Echoes” dei Pink Floyd:


🔎 QUI l’area dedicata alle POESIE SCELTE

La vera gioia include la sofferenza. Il volto ci indica se la sofferenza è stata accettata (Emanuele Casale)

Una “casa” psichica raccoglie l’amore. Essa perdura, nonostante noi (Emanuele Casale)


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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

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