
Eco Psicologia
Una mia poesia (nata da un’immaginazione attiva) sul senso individuale e collettivo del divenire sé stessi, un sé stessi nel quale – forse – riecheggiano echi di chi divenne, di chi non ce la fece, echi del mondo, echi di altri. “Individuarsi”, diceva Jung, è paradossalmente si diventare sé stessi, ma ciò sembrerebbe coincidere con diventare altro da sé, diventare “ciò che non è Io” [ per approfondire rimando all’articolo sull’individuazione 📝]
«Sogni ancestrali dell’umanità, a essi non è mai possibile sottrarsi.» (C.G.Jung –Libro Rosso, p.271, Cap V, L’Anacoreta)

Echi dei nostri sogni
(di Emanuele Casale)
«Siamo gli echi dei nostri sogni;
Ogni sogno non muore con noi,
ma riverbera nelle ere attraverso noi, di cui siamo i catalizzatori essenziali.
In un modo o nell’altro abbiamo dunque sempre a che fare con frammenti di eternità. Noi stessi siamo questi frammenti.
E in tutti gli echi dei sogni del mondo, sempre ritroviamo voci e speranze altre.
Cogliendoli, sempre ci riconnettiamo a molti altri in questo universo…
Siamo vicino alle loro voci, quelle voci d’un tempo fattesi eco, che insieme alle nostre, si stagliano verso il futuro.
Apparteniamo a quei sogni del mondo come se fossero i propri, e ai propri come se fossero del mondo.
Eppure ognuno di essi
ha il proprio sapore…»
FINE.
(Emanuele Casale, Pescara 2013 .Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.)
🎶 Di seguito il bellissimo brano “Echoes” dei Pink Floyd:
🔎 QUI l’area dedicata alle POESIE SCELTE
Una “casa” psichica raccoglie l’amore. Essa perdura, nonostante noi (Emanuele Casale)