La Fisica Quantistica è ancora lontana
dall’essere integrata nella medicina
Bruce Lipton ce ne parla nel premiato saggio:
“La Biologia delle credenze”
«Per quanto io ammiri l’antica saggezza della medicina orientale, non intendo attaccare i medici occidentali che prescrivono massicce dosi di farmaci che contribuiscono a trasformare una professione di guarigione in uno strumento letale. I medici sono presi tra due fuochi, la loro formazione intellettuale e gli interessi delle multinazionali, e sono pedine del gigantesco complesso dell’industria farmaceutica. Le loro capacità di guarire sono ostacolate da una formazione medica antiquata, fondata su un Universo newtoniano esclusivamente materialistico. Purtroppo questa visione del mondo è superata da circa settantacinque anni, quando la fisica accettò ufficialmente la meccanica quantistica e riconobbe che in realtà l’Universo è fatto di energia. (…) Bisogna fare un passo indietro e integrare le scoperte della fisica quantistica nella biomedicina (…)
Le nuove leggi della meccanica quantistica non negano quelle della fisica classica (…). La differenza tra i due paradigmi è che la meccanica quantistica si applica nell’ambito atomico e molecolare, mentre le leggi newtoniane si applicano a livelli di organizzazione più macroscopici, come gli organismi, gli individui e le collettività di individui. La manifestazione di una malattia, ad esempio il cancro, può rivelarsi a livello macroscopico quando un tumore diventa visibile e palpabile, ma i processi che hanno portato alla formazione del cancro hanno avuto origine a livello molecolare, nelle cellule progenitrici colpite.Infatti, la maggior parte delle disfunzioni biologiche (salvo le ferite da trauma) cominciano a livello delle molecole e degli ioni. Da ciò deriva la necessità di una biologia che integri sia la meccanica quantistica che quella newtoniana. Per fortuna ci sono stati alcuni biologi lungimiranti che hanno perorato questa integrazione.

Più di quarant’anni fa, il celebre fisiologo e premio Nobel Albert Szent-Gyorgyi pubblicò uno studio intitolato “Introduction to a Submolecular Biology”[1960], che rappresentò un nobile sforzo per introdurre la comunità degli scienziati della vita all’importanza della fisica quantistica nei sistemi biologici. (…)
Un articolo di V.Pophristic e L.Goodman, apparso nel 2000 sulla rivista Nature, ha dimostrato che sono le leggi della fisica quantistica, e non le leggi newtoniane, a controllare i movimenti generatori di vita della molecola [2001]. Riprendendo quell’articolo rivoluzionario sulla stessa rivista, il biofisico F.Weinhold conclude: “Quand’è che i testi di chimica incominceranno a sostenere, invece di ostacolare, questa più ricca prospettiva della meccanica quantistica riguardo al funzionamento delle “porte girevoli” molecolari?”.
E poco oltre:
“Quali sono le forze che controllano la torsione e il ripiegamento delle molecole in forme complesse? Non cercate la risposta nei vostri testi di chimica organica”. [Weinhold 2001]. La chimica organica fornisce le basi meccaniche della biomedicina ma, come mette in luce Weinhold, è rimasta così indietro che i suoi testi non riconoscono ancora la meccanica quantistica. (…)
Centinaia di studi degli ultimi cinquant’anni hanno costantemente rivelato che “forze invisibili” dello spettro elettromagnetico hanno un impatto profondo su ogni aspetto della regolazione biologica. Queste energie comprendono le microonde, le frequenze radio, lo spettro della luce visibile, le frequenze estremamente basse, le frequenze acustiche e persino una forza scoperta recentemente chiamata “energia scalare”.

Le frequenze e i modelli elettromagnetici controllano il DNA, l’RNA e la sintesi delle proteine, alterano la forma e la funzione delle proteine, e governano la regolazione dei geni, la divisione e la differenziazione cellulare, la morfogenesi (il processo mediante il quale le cellule si aggregano in organi e tessuti), la secrezione ormonale, la crescita e il funzionamento del sistema nervoso. (…) In un interessante studio di quarant’anni fa dell’università di Oxford, il biofisico C.W.F.Mc Clare calcolò e mise a raffronto l’efficienza del trasferimento delle informazioni tra segnali energetici e segnali chimici nei sistemi biologici.
Questo studio, “La risonanza nella bioenergetica”, pubblicato negli Annals of the New York Academy of Science, rivela che i meccanismi di segnalazione energetica, così come le frequenze elettromagnetiche, sono cento volte più efficienti nella trasmissione di informazioni ambientali rispetto ai segnali fisici come gli ormoni, i neurotrasmettitori, i fattori di crescita, e così via [McClare 1974].
(…) La velocità dei segnali elettromagnetici è di 300.000 chilometri al secondo, mentre la velocità della trasmissione chimica è inferiore a 1 centimetro al secondo. I segnali energetici sono 100 volte più efficienti e infinitamente più rapidi dei segnali fisicochimici. Che tipo di segnalazione preferirà la vostra comunità cellulare, che conta miliardi di miliardi di cellule? Provate a fare il calcolo!»
(Bruce Lipton – La biologia delle credenze – Macro Edizioni 2006, p.124-129)

Cenni Biografici:
Il Dr. Bruce Lipton, biologo cellulare, autore e ricercatore, è stato professore associato di anatomia alla Scuola di Medicina dell’Università del Wisconsin, dove ha partecipato al curriculum medico come ricercatore di biologia cellulare ed istologia. La sua ricerca di laboratorio sulla distrofia muscolare si è concentrata sulla biochimica delle cellule muscolari umane clonate.
Recentemente, come professore di patologia della Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, la sua ricerca sul sistema immunitario umano ha prodotto informazioni sulla natura molecolare della consapevolezza e sul futuro dell’evoluzione umana. E autore di moltissimi Bestseller internazionali e richiestissimo conferenziere.
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