«Le storie ci avvicinano, vi nasciamo dentro e ci viviamo, ci prendono per mano.» (Daniel Taylor)

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Daniel Taylor - Le storie ci prendono per mano
“Il filosofo William James disse che la maggiore distanza esistente nell’universo è quella che separa una mente da un’altra. Raggiungere altri pianeti è un gioco da ragazzi se comparato al superamento degli anni-luce che separano la galassia della vostra mente dalla galassia della mia. Una storia può essere come un viaggio nel tempo.”
(Daniel Taylor – Le storie ci prendono per mano.  L’arte della narrazione per curare la psiche – Edizioni Frassinelli, 1999)

«Siamo nati nelle storie, ci nutrono e ci guidano attraverso l’esistenza, e ci aiutano a sapere come morire. Le storie ci consentono di essere creature umane.
Le storie mi dicono non soltanto chi sono io, ma anche chi siete voi, e che cosa siamo tutti insieme.
In effetti, senza di voi e senza la vostra storia non posso conoscere me stesso e la mia storia. Da sola non esiste la storia di nessuno. Ogni storia è intrecciata a innumerevoli altre. Provate a tirare un filo della mia storia, e sentirete il fremito di mezzo mondo e di due millenni.»
(ibidem.)

“Le nostre storie sono tra loro intrecciate. Non possiamo vivere da soli la nostra storia perché siamo personaggi anche della storia di altri”
(ibidem.)

«Le storie ci avvicinano. Non solo scambiamo storie, ma siamo personaggi gli uni nelle storie degli altri, perciò nessuno di noi può vivere la sua storia in solitudine.»
(ibidem.)

«Non possiamo vivere da soli la nostra storia perché siamo personaggi anche in quella di altri.»
(ibidem.)

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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

6 Commenti

  1. Ho provato a immaginare di sostituire in questi brani il “voi” con il “tu” – e d’altra parte nell’originale sarà “you”. L’effetto è proprio un altro, per esempio “Le storie mi dicono non soltanto chi sono io, ma anche chi sei tu, e che cosa siamo tutti insieme.
    In effetti, senza di te e senza la tua storia non posso conoscere me stesso e la mia storia”…

    • Ciao Mara,
      tranquilla, il blog è al momento in standby perchè sta nascendo il NUOVO BLOG JUNG-ITALIA, rinnovato, con un nuovo indirizzo, nuova grafica e un logo proprio che sarà simbolo caratteristico del Jung-Italia. Ancora qualche settimana e riprenderemo, con maggiore frequenza di prima, a ripubblicare tanti contenuti. Un abbraccio da Pescara

      EManuele

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