Una poesia di J.L.Borges: “Adesso arrivo al mio centro, alla mia algebra, presto saprò chi sono”

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Jorge Luis Borges

Una meravigliosa poesia di Borges, tratta da Elogio dell’ombra.

Se leggiamo questa poesia con uno sguardo psicologico, possiamo accorgerci di quei passaggi ben chiari dove si palesa tutto quanto il processo di individuazione del poeta.

Buona lettura!
Elogio dell'ombra (J.L.Borges)
Elogio dell’ombra (J.L.Borges)

Elogio dell’ombra

(di Jorge Luis Borges)

“La vecchiaia (è questo il nome che gli altri le danno)
può essere il tempo della nostra felicità.

L’animale è morto o è quasi morto.
Rimangono l’uomo e la sua anima.

Vivo tra forme luminose e vaghe
che non sono ancora le tenebre.

Buenos Aires,
che prima si lacerava in suburbi
verso la pianura incessante,
è diventata di nuovo la Recoleta, il Retiro,
le sfocate case dell’Once
e le precarie e vecchie case
che chiamiamo ancora il Sur.

Nella mia vita sono sempre state troppe le cose;

Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
il tempo è stato il mio Democrito.

Questa penombra è lenta e non fa male;
scorre per un mite pendio
e assomiglia all’eternità.

I miei amici non hanno volto,
le donne sono quel che erano molti anni fa,
gli incroci delle strade potrebbero essere altri,
non ci sono lettere sulle pagine dei libri.

Tutto questo dovrebbe intimorirmi,
ma è una dolcezza, un ritorno.

Delle generazioni di testi che ci sono sulla terra
ne avrò letti solo alcuni,
quelli che continuo a leggere nella memoria,
a leggere e a trasformare.

Dal Sud, dall’Est, dall’Ovest, dal Nord,
convergono i cammini che mi hanno portato
nel mio segreto centro.

Quei cammini furono echi e passi,
donne, uomini, agonie, resurrezioni,
giorni e notti,
dormiveglia e sogni,
ogni infimo istante dello ieri
e di tutti gli ieri del mondo,
la ferma spada del danese e la luna del persiano,
gli atti dei morti, il condiviso amore, le parole,
Emerson e la neve e tante cose.

Adesso posso dimenticarle.
Arrivo al mio centro,

alla mia algebra, alla mia chiave,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono.

(Jorge Luis Borges)

Elogio dell'ombra (J.L.Borges)
Elogio dell’ombra (J.L.Borges)

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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

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