
Introversione:
è da questo movimento verso l’interno
che sgorga la creatività
«Quando si parla di tipo estroverso o introverso non è quindi a un carattere particolare che si allude, ma a come si muovono prevalentemente le energie psichiche di un individuo.
Secondo Jung l’atto della conoscenza è composto da un lato da fattori soggettivi intrapsichici, dall’altro da fattori dipendenti dall’oggetto esterno.
Se l’energia psichica, la libido, scorre prevalentemente e intenzionalmente verso l’oggetto esterno abbiamo il tipo estroverso, se scorre verso i dati soggettivi intrapsichici abbiamo il tipo introverso.»
(Tipologia Psicologica – di M.L.Von Franz, Edizioni TEA)

[Questo libro della Von Franz, “Tipologia Psicologica”, è quello che indico sempre come miglior libro sui Tipi Psicologici, scritto in un linguaggio che arriva a tutti, necessario per comprendere le basi della tipologia psicologica, delle modalità di funzionamento dell’introverso e dell’estroverso.]
« (…) per alcune persone, la solitudine, è l’aria che respirano»
(Susan Cain – dal libro Il potere degli introversi)
«Anche Carl Jung, lo psicologo che per primo ha reso popolari questi termini, ha detto che il puro introverso o il puro estroverso non esistono, e che una persona così starebbe in un manicomio per lunatici, se esistesse.»
(Susan Cain – dal libro Il potere degli introversi)

«Chiamo introversione il rivolgersi della libido (energia psichica) verso l’interno del soggetto.
Questo fatto esprime un rapporto negativo del soggetto verso l’oggetto. L’interesse non si dirige verso l’oggetto, ma si ritira e ritorna verso il soggetto stesso.
L’uomo introverso pensa, sente e agisce in un modo che mostra chiaramente che è il soggetto a determinare ogni suo atteggiamento, mentre l’oggetto ha solo un’importanza secondaria.
L’introversione può avere un carattere intellettuale o affettivo; essa può anche avere come carattere distintivo l’intuizione o la sensazione: essa è attiva se il soggetto vuole isolarsi dall’oggetto; è passiva quando il soggetto è incapace di ricondurre sull’oggetto la libido che se ne ritrae. L’introversione abituale è caratteristica del tipo introverso.
(…) La coscienza introversa vede certo perfettamente le condizioni esteriori, ma dà la preponderanza alle determinanti soggettive che essa crede più importanti.»
(C.G. Jung – Tipi Psicologici)

«[…] Vorrei solo far presente che il problema dei tipi è un problema vitale della nostra psicologia e che ogni ulteriore progresso dovrà affrontare questo problema.»
(C.G.Jung – La diagnosi Psicologica del dato di fatto, 1905)
«Come numerose testimonianze storiche fanno fede, l’introversione è fonte di fecondità, d’ispirazione, di rigenerazione, di rinascita. Nella filosofia indiana a quest’immagine di un’attività spirituale creatrice viene persino conferito un significato cosmogonico.»
(C.G.Jung – Simboli della Trasformazione, Edizioni Bollati Boringhieri, p.370)

- Qui è disponibile il video dove Susan Cain – in un evento TED – spiega le varie caratteristiche dell’introversione e di come questa si configura a livello sociale nel mondo di oggi, dei suoi benefici (sottovalutati) e dei suoi lati più ironici, a volte buffi, a volte un pò “autistici” ma dannatamente creativi!

Ho visto il Ted di Susan Cain tempo fa: mi sono rivista nelle sue parole. Purtroppo spesso gli introversi vengono considerati persone con qualche tipo di problema relazionale. Tutt’altro. Spero che si possa arrivare a cambiare opinione, soprattutto per il loro bene 🙂
Belle e interessanti le citazioni!
Adotto il post 🙂 Se desidera saperne di più può visitare su Twitter l’hashtag #Adotta1Blogger.
Buona giornata!