SULLA RELAZIONE – Da un intervista a Jung fatta da Esther Harding (Kusnacht, 13 Maggio 1922):
“Oggi il dottor Jung ha parlato delle varie forme di rapporto, il rapporto sessuale, il rapporto di amicizia (che è desiderio sessuale addomesticato, con i suoi obblighi a scriversi di frequente, e così via).
Ma c’è un terzo tipo di rapporto, l’unico durevole, in cui è come se tra due esseri umani corresse un invisibile filo telegrafico. «Dentro di me lo chiamo “il filo d’oro”» ha detto. «A volte si nasconde sotto altre forme di rapporto, mentre ne possono esistere alcune in cui questo filo non è presente. E’ solo quando davanti a noi si squarcia il velo di maya, dell’illusione, che possiamo incominciare a riconoscere il “filo d’oro”»
Saranno entrambi a riconoscerlo e dichiararlo, il filo d’oro? Oppure è solo la sensazione da parte di uno della coppia?
Ciò mi fa tornare in mente certe comunicazioni telepatiche, delle quali sono capaci solo persone particolarmente dotate.
Secondo lo stesso Jung, non si è in grado di trasferirsi nell’anima di un altro, salvo casi rarissimi, v. articolo correlato.
In fisica si chiama Entanglement. In biologia Campo morfogenetico. Normalmente trattasi di telepatia.
Ma il rapporto tra i due deve essere a livello di anima.
Altrimenti non funziona.