Eventi Psicologia – Mestre (Venezia).
I VOLTI DELLA MADRE
“Io sono persuasa che un uomo nasce due volte: la prima è dalla madre che lo porta;
ma poi egli deve rinascere in una donna che lo ami”
(Frida Lawrence 1934, 16 – compagna dello scrittore D.H.Lawrence)
Dove e quando?
5 Marzo 2016 ore 15:30 – Istituto Culturale Laurentianum – Piazza Ferretto 121, Mestre:
I VOLTI DELLA MADRE
Introduzione del Vice Presidente dell’Ordine degli Psicologi del veneto
Dott. Oscar Miotti
Presentazione del Programma annuale dell’Associazione
Dott. Assunto Alfredo Lopez
Il materno biologico, il materno simbolico, il materno relazionale
Relatore: Dott.ssa Valeria Trapani
La donna e la luna: il mito della fertilità
Relatore: Dott.ssa Carlotta Ghironi
Gravidanza e maternità: desideri e conflitti del mondo femminile
Relatore: Dott.ssa Mariacristina Butti
Coordinamento: Dott. Andrea Vianello
Ingresso gratuito
“Perché dietro ogni singolo padre c’è l’immagine eterna del Padre, e dietro il fuggevole fantasma della propria madre traspare la magica figura della Madre. Questi archetipi della psiche collettiva, la cui potenza è celebrata nelle opere immortali dell’arte e nei fervidi rituali delle religioni, sono anche le forze che dominano l’anima preconscia del bambino e, proiettate, conferiscono ai genitori reali un fascino che spesso rasenta la mostruosità”
(Jung, 1929, p.45)
«La libido sottratta alla “madre” e che se ne distacca solo contro voglia, diviene minacciosa come un serpente, simbolo della paura della morte, giacchè il rapporto con la madre deve morire e ciò è per l’uomo quasi sinonimo della propria morte. Infatti la violenza della separazione è proporzionata alla potenza del legame che unisce il figlio alla madre, e più forte era il legame spezzato, più la “madre” si muove contro il figlio, pericolosa sotto le sembianze dell’inconscio.
Questa è precisamente la Mater saeva cupidinum, la madre selvaggia dei desideri, che in un’altra forma minaccia ora di ingoiare colui che le è appena sfuggito (notare il simbolismo del serpente).»
(C.G.Jung – Simboli della Trasformazione, Edizioni Bollati Boringhieri, p.306)

