Dare un nuovo sguardo al mondo, alle cose, agli Altri, per ridestarlo dal suo torpore
«Guardiamo una cosa mille volte;
forse dovremmo guardarla un milione di volte
prima di vederla per la prima volta.»
(Dylan Thomas)
«Gli uomini viaggiano per stupirsi degli oceani e dei monti, dei fiumi e delle stelle e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.»
(Agostino d’Ippona)
Non esistono momenti ordinari
«(…) Le cose ti annoiano perché per te esistono soltanto come nomi. Gli aridi concetti della mente oscurano la tua percezione diretta. (…) Guardi le cose attraverso un velo di associazioni relative alle cose, proiettate sulla percezione semplice e diretta. Hai ‘già visto tutto’, è come guardare un film per la ventesima volta. Vedi soltanto il ricordo delle cose, per questo ti annoi, intrappolato nella tua mente. devi perdere la mente per ritornare ai tuoi sensi.»
(Dan Millman – Il Guerriero di Pace. p.186)
« Il momento più divino dell’essere umano è quando riesce a meravigliarsi davanti alla vita, dinanzi alla totalità dell’esistenza, nella sua forma integra e pura. …»
(Lettere d’amore del profeta – K.Gibran – dalle lettere di Kahlil a Mary)
In questo istante non manca nulla
(William Segal)

«Un giorno è uguale a mille altri giorni quando oramai hai smarrito te stesso.»
(Emanuele Casale)
«Il mondo ha origine quando l’uomo lo scopre.»
(C.G. Jung – Simboli della Trasformazione, Bollati Boringhieri, p.406)
« […] E’ piuttosto l’incapacità di amare che priva l’uomo delle sue possibilità.
Questo mondo è vuoto solo per colui che non sa dirigere la sua libido sulle cose e sugli uomini, e conferir loro a suo talento vita e bellezza.
Ciò che dunque ci costringe a creare, traendolo da noi stessi, un surrogato, non è una carenza esterna di oggetti, ma la nostra incapacità di abbracciare con amore una cosa che stia al di fuori di noi. […]
Mai difficoltà concrete potranno costringere la libido a regredire durevolmente a un punto tale da provocare l’insorgere di una nevrosi. Manca qui il conflitto che è il presupposto di ogni nevrosi. Solo una resistenza, che contrapponga il suo non volere al volere, è in grado di produrre quella regressione che può essere il punto di partenza di un disturbo psicogeno.
La resistenza contro l’amore genera l’incapacità all’ amore, oppure tal incapacità può operare come resistenza.»
(C.G. Jung – Simboli della Trasformazione, Bollati Boringhieri, p.175)

MIRACOLI
(poesia di Walt Whitman)
«Perché? Chi fa tanto caso a un miracolo?
Quanto a me, io non conosco altro che miracoli:
Che io passeggi per le vie di Manhattan,
O che spinga il mio sguardo al di sopra dei tetti,
verso il cielo,
O che guazzi a piedi nudi lungo la sponda,
proprio sul bordo dell’acqua,
O che stia sotto gli alberi nei boschi,
O che parli, durante il giorno, con chi amo o che
dorma di notte con chi amo,
O che sieda a tavola a pranzare con altri,
O che guardi estranei che viaggiano sedendo in
fronte a me,
O che guardi le api, affaccendate attorno
all’arnia, in un pomeriggio estivo,
O gli animali che brucano per i campi,
O gli uccelli, o il meraviglioso gioco degli insetti
per aria,
O il meraviglioso spettacolo del tramonto, o
degli astri splendenti silenziosi e lucenti,
O la squisita delicata curva della luna nuova in
primavera;
Queste cose con altre, ciascuna e tutte, sono
miracoli per me,
E, pur riferendosi al tutto, ciascuna sia distinta,
e al proprio posto.
Per me ogni ora di luce e di tenebra è un
miracolo,
Ogni pollice cubico di spazio è un miracolo,
Ogni miglio quadrato della terra è seminato di
miracoli,
Ogni piede dell’interno della terra è affollato di
miracoli.
Un continuo miracolo è per me il mare,
E i pesci che vi nuotano – e gli scogli – e il
movimento delle acque – e le navi e gli
uomini che vi sono a bordo:
Quali miracoli più straordinari di questi vi sono?»
(Walt Whitman – Foglie d’erba)
Libri consigliati:
Riprendere i sensi. Guarire se stessi
e il mondo con la consapevolezza – di Jon Kabat-Zinn
L’arte della felicità – Dalai Lama
Vivere momento per momento – Jon Kabat-Zinn
L’ha ribloggato su LibereStrategiee ha commentato:
!!!