
Che cosa lega noi all’infinito? Un bellissimo estratto di Jung.
«Tu sei un’immagine del mondo infinito,
in te dimora ogni ultimo segreto del nascere e del morire.
Se non possedessi già tutto questo, come potresti riconoscerlo?»
(Jung – Libro Rosso)
[Tratto dall’autobiografia Ricordi, Sogni, Riflessioni]
«La domanda decisiva per un uomo è se è in rapporto con qualcosa di infinito o no.
Questo è il vero problema della sua vita. Solo se sappiamo che la cosa che ci interessa veramente è infinita, possiamo evitare di fissare il nostro interesse sulle futilità e su tutti quei tipi di scopi che non sono realmente importanti. […] Più un uomo pone l’accento sui suoi falsi beni, meno sensibilità ha per quello che è essenziale. […]
Se comprendiamo e sentiamo che già qui in questa vita abbiamo un collegamento con l‘infinito, cambiano desideri e atteggiamenti.
In ultima analisi contiamo qualcosa solo in virtù di quel che di essenziale incarniamo, e se non la incarniamo, la vita si isterilisce.
Nei nostri rapporti con gli altri uomini, quindi, il problema cruciale è se nel rapporto viene espresso un elemento di infinito. […]
La vita mi è sempre sembrata come una pianta che vive sul suo rizoma. La sua vera vita è invisibile, nascosta nel rizoma.
La parte che si vede al di sopra del suolo dura una sola estate. Poi svanisce come un’apparizione effimera. Quando pensiamo all’eterna crescita e scomparsa della vita e della civiltà, non possiamo sfuggire a un’impressione di nullità assoluta. Eppure non ho mai perso la sensazione di qualcosa che vive e che conserva sottoterra il fluire eterno. Quel che vediamo è la fioritura che svanisce. Il rizoma rimane.»
(C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni – Autobiografia)
«E se guardate dentro di voi vedrete anche qui cose vicine, lontane e infinite perché il mondo interiore è altrettanto infinito di quello esterno. […] Questo mondo interno è davvero infinito e per nulla più povero di quello esterno. L’essere umano vive contemporaneamente in due mondi. Chi è folle vive qui o là, mai però sia qui che là.»
(C.G.Jung – Libro Rosso, p.264)

CITAZIONI sull’ INFINITO
«Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all’uomo come realmente è, infinito.»
(William Blake)
«C’è un concetto che corrompe ed altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l’etica; parlo dell’infinito.»
(Jorge Luis Borges, “Altre inquisizioni”)
«E, come diceva Leopardi, si vive solo per l‘infinito.»
(E. Borgna)

«Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l’Infinito nel cavo della mano.
E l’Eternità in un’ora.» (William Blake)
«Il fiume che amo è un fiume infinito;
straripa attraverso il mare ed il cielo
le luci e la vita, e avanti a Lui si slancia.»
(R.W.Emerson – Gli uomini rappresentativi – Ed. Utet p.21)
«La scienza applica una regola finita all’infinito» (Thoreau – I diari Inediti)
«…te lo giuro, noi siamo infinito.»
(dal romanzo epistolare Ragazzo da parete, scritto da Stephen Chbosky. Adattamento cinematografico “Noi Siamo Infinito” )
LIBRI sul concetto di INFINITO:
Discorso sull’infinito – di Igor Sibaldi

Concepire l’infinito
Sull’infinito – di David Hilbert
L’ha ribloggato su LibereStrategiee ha commentato:
!!!
grazie Emanuele
Bellissima riflessione e altrettanto belle le citazioni. Personalmente, mi sento infinita quando alzo gli al cielo! Quando mi perdo in un tramonto e se, chiudendo gli occhi, sento più forte la brezza che mi accarezza il viso. Mi piace pensare che sia una carezza di Dio… 🙂 se non un suo sussurro.