Dal Libro Rosso, di Jung:
«..quanti, infatti, oggigiorno sono in contatto con la propria anima? Senz’anima non c’è via che consenta di trascendere questo tempo.» (C.G.Jung – Libro Rosso, p.232)
Commentando questo passo del libro rosso, Cary Baynes osserva (e scrive a Jung):
Sono arrivata al suo colloquio con l’anima [riferito ad un punto del Libro Rosso].
Tutto quel che scrive è detto nel modo giusto e suona sincero. Non si tratta del grido del giovane che si sta risvegliando alla vita, bensì di quello dell’uomo maturo che ha vissuto con pienezza e senza risparmio quanto il mondo gli offriva, e che all’improvviso, una notte, si rende conto di non aver colto l’essenza.
La visione le è giunta proprio al culmine del suo potere, quando avrebbe potuto proseguire nel solito modo, con pieno successo nel mondo.
Non so come lei abbia potuto trovare la forza per dare ascolto a quella voce. Io condivido in tutto e per tutto ciò che dice e lo capisco.
Chiunque abbia perso il contatto con la sua anima, o al contrario abbia saputo come darle vita, dovrebbe avere la possibilità di guardare questo libro.
Finora ogni parola è per me viva e mi sprona proprio là dove mi sento fragile.
Ma, come lei dice, oggi il mondo è lontanissimo da questo spirito.
Tuttavia questo non ha troppa importanza, un libro può muovere il mondo intero, se è scritto col fuoco e col sangue.”
(CCB, diario, 8 Febbraio 1924)
«Jung sapeva che c’è una luce al centro di ogni vita individuale nella quale gli opposti sono armoniosamente congiunti sebbene questo sembri sperduto nell’incomprensione, nell’incoscienza e nella discordia. Quanti sono in grado di aprire gli occhi tanto da divenirne consapevoli? Si direbbe addirittura che il futuro del mondo intero dipenda dalla risposta a questa domanda.»
(Barbara Hannah – Vita e Opere di C.G.Jung)
FINE.
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