Conoscere Carl Gustav Jung. 7 libri su Jung fondamentali per cominciare

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7 Libri perconoscere Jung

Chi era Jung? I 7 libri per iniziare…

Aaaaah! Finalmente!!” staranno pensando molti di voi lettori veterani del Jung Italia! 😀 Ebbene si, dopo mesi e mesi di continue richieste da parte vostra, ecco che mi sono deciso a scrivere questo post che risponde alla costante domanda che mi viene spesso rivolta:

da dove iniziare a leggere Jung? Da quali libri? In quale ordine?

Decisamente dall’autobiogfrafia (Ricordi, Sogni, Riflessioni)!

ATTENZIONE:  In questa lista ti anticipo già che il 6′ libro alla fine, per quanto lo consigli, lo indico solamente per chi volesse approfondire maggiormente l’aspetto storico-biografico di Jung.
Per un amatore ma anche per un professionista che abbia bisogno soltanto di approcciare a Jung e avere un minimo indispensabile su di lui, indico i primi 3 libri come necessari!
I restanti, dal 4 al 6, restano libri comunque importantissimi e che consiglio a chi vorrà approfondire ulteriormente dalle basi la conoscenza di Jung.

Esiste davvero un ordine per iniziare?

Si! Decisamente! Soprattutto per Jung.

Per quanto sono contrario sia a dare “consigli di letture” (i libri ci devono capitare, sono loro a trovare noi, e non il contrario, anche laddove crediamo sia così) c’è da dire che in alcuni casi, come questo, è invece necessario seguire un determinato ordine di letture, specificando da subito che quest’ordine è appunto utile solo per iniziare a leggere Jung.

I libri che troverai in questa guida sono quelli indispensabili per conoscere la persona di Jung, l’individuo Jung. 

Ma perché non iniziare a studiare direttamente la sua Opera, anziché la sua biografia?

Perché iniziare a comprendere qualcosa dei contributi lasciati da Jung è premessa necessaria fare un viaggio nella sua vita, su come egli ragionava e come si districava nei fatti della vita interiore ed esteriore, su come arrivava a certe ipotesi di lavoro, ecc.

🔎 Qui invece troverai un’altra lista più specifica che riguarda la psicologia junghiana in generale: i 10 libri fondamentali per iniziare a conoscere la psicologia analitica

Comprendere Jung (la sua persona, o meglio le sue personE) è inizialmente necessario e propedeutico per comprendere anche la psicologia analitica e le sue scoperte scientifiche (che si distaccano così da Jung e rientrano nel panorama delle scienze attuali).

Nel caso di Jung, l’opera e la sua vita sono state una cosa sola.

Iniziamo subito con il primo libro “sacro” e imprescindibile per qualsiasi tipo di lettura e approccio a Jung…

[ 🔎 PS. se può interessarti e sei un curiosone, ho qui una mia intervista fatta ad uno dei nipoti di Jung, e pubblicata per la rivista di psicologia L’Anima fa Arte ]

  1. Ricordi, Sogni, Riflessioni (a cura di A. Jaffé)

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    Ricordi, Sogni, Riflessioni (Jung)
    [ 🔎 Qui nel blog è già stato dedicato un ampio articolo sull’autobiografia di Jung, che trovi qui. ]

    Oltre ad essere una sorta di “autobiografia” di Jung curata dalla sua amica e segretaria Aniella Jaffé insieme a Jung stesso, è un libro di uno spessore psicologico, umano e spirituale senza confronti. Molti paragonano questo libro all’autobiografia di Yogananda per importanza e spessore e capacità trasformativa per chi lo legge.
    Non è raro sentire lettori che alla fine del libro esclamano “Molte di queste cose intime le ho sempre pensate anche io!”.

    La saggezza, diceva qualcuno, fa sempre questo effetto: risuona dentro come se fosse da sempre già conosciuta, già posseduta, nel profondo.

    Il libro percorre tutto l’arco di vita di Jung, dai suoi primissimi ricordi d’infanzia (il primo suo ricordo addirittura risale all’età di due anni!) fino agli ultimi anni della sua vita (1961). Contiene passaggi cruciali dal profilo sia biografico che storico scientifico, i suoi incontri con Freud, con la psichiatria, i suoi dialoghi con l’Anima, il suo rapporto con i “fatti psichici”, con i pazienti, i suoi viaggi, alcune sue lettere, e tanto altro ancora.

    ➡ Link al libro: “Ricordi, Sogni, Riflessioni”

  2. L’uomo e i suoi simboli 

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    L’uomo e i suoi simboli

    Dopo l’autobiografia questo è il libro che apre ed inizia alla psicologia analitica, pensato proprio come libro divulgativo, il migliore dal quale iniziare e di una bellezza e scorrevolezza che sembrerà che la psicologia possa essere davvero alla portata di tutti (e a certi livelli, iniziali, lo è sicuramente!).

    John Freeman, che intervistò Jung per la BBC nel 1959 🎬, insieme ad altri allievi e collaboratori di Jung, spronò il maestro a far si che questo libro uscisse.

    Jung fu sempre riluttante a scrivere un libro divulgativo di psicologia analitica per il vasto pubblico, non perché credesse che il sapere doveva essere mantenuto in una cerchia ristretta di intellettuali, anzi, ma perché temeva il fatto che le sue scoperte non potessero essere comprese a pieno, o fraintese, dal momento che gli stessi specialisti della disciplina erano così incapaci già allora di comprendere anche un solo contributo che egli lasciò. Tant’è che egli stesso in un’intervista disse:

    “Lo sa chi legge i miei libri? Non certo gli accademici, oh no, quelli credono di sapere già tutto. No, sono le persone comuni, spesso gente molto umile.”

    Ma alcuni avvenimenti (incluso un importante sogno che troverete nell’introduzione) gli fecero cambiare idea, e così, nell’ultimo anno della sua vita, si dedicò alla stesura e supervisione di questo saggio scritto in collaborazione con altri 3 collaboratori/allievi: Marie Louise von Franz, Josepho L. Henderson, Jolande Jacobi e la già succitata Aniella Jaffé. Il libro parla di simboli, inconscio, sogni e individuazione (diventare ciò che si è).

    Si spiega come i simboli siano espressione del linguaggio dell’inconscio, si delineano alcune dinamiche tipiche dell’inconscio in relazione alla coscienza, di sogni, di alcuni casi clinici esemplari, di sincronicità, del processo di individuazione, dell’importanza di conoscersi.

    ➡ Link al libro: L’uomo e i suoi simboli

  3. Jung Parla. Interviste e Incontri

    Jung parla. Interviste e Incontri
    Jung Parla. Interviste e incontri

    Indispensabile e meravigliosa raccolta di Interviste e incontri. Qui appare uno Jung che non troviamo nelle sue opere (anche se si intravede, per chi sa leggere tra le righe). E’ uno Jung molto umano, semplice, che risponde con immediatezza, spiccato senso dell’umore, ironia e saggezza alle molteplici domande che autori, giornalisti, studiosi e scrittori gli ponevano durante i loro incontri e interviste. Ritengo, come molti, che questo sia un libro indispensabile per conoscere meglio Jung nelle sue vesti di personaggio pubblico, ma al tempo stesso anche in alcune sue dimensioni più private che non si trovano di certo nelle sue opere. Il libro è intriso di aneddoti, anche molto simpatici, dove Jung racconta le sue esperienze più variegate con personaggi noti e meno noti (Adler, Freud, Mussolini, Hitler), l’origine di alcune sue scoperte, lo stato psichico collettivo della sua epoca, e tanti altri aneddoti unici.

    ➡ Link al libro: Jung Parla. Interviste e Incontri

  4. Il mito di Jung (M. L. von Franz)

    Il mito di Jung Von Franz
    Il mito di Jung (M.L.von Franz)

    Scritto dalla più grande allieva di Jung, psicoterapeuta, analista e ricercatrice, fu una delle proseguitrici delle scoperte che Jung lasciò aperte nel campo della psicologia del profondo: Marie Louise von Franz.

    Questo suo libro inquadra da vicino le esperienze archetipiche e numinose da cui Jung era attraversato durante il suo lavoro scientifico. Fa notare la sorprendente asincronia tra Jung e la propria contemporaneità, ovvero la difficoltà della psicologia accademica di allora di riuscire ad integrare e a comprendere le sorprendenti intuizioni di Jung. La Von Franz tenta un’impresa tutt’altro che scontata: avvicinare i lettori, addetti e non, alla personalità di Jung come studioso e scienziato, alle sue scoperte principali e di come queste percorrono non solo tutta la psicologia dell’epoca, ma sono parti integranti della psicologia intera attuale e di quella futura. Molte scoperte di Jung, lasciate tutte aperte e mai chiuse, stanno venendo messe al vaglio soltanto oggi e altre in futuro, tanta la complessità e l’anticipo che Jung ebbe sul tempo.

    ➡ Link al libro: Il mito di Jung

  5. La psicologia di C.G.Jung (Jolande Jacobi)

    Libri su Jung
    La psicologia di C.G.Jung (Jacobi)

    È lo stesso Carl G. Jung a tessere le lodi di questo libro “che abbraccia o almeno tocca tutti i punti essenziali” della psicologia analitica “rendendo possibile al lettore di orientarsi brevemente su tutto ciò che desidera sapere”. Non è cosa da poco per chi desideri ritrovarsi nella sterminata e complessa cosmogonia junghiana. Apparso per la prima volta nel 1940 (in italiano nel 1949), e più volte rimaneggiato e ampliato dall’autrice, “La psicologia di C.G. Jung” ripercorre passo passo le fondamentali concezioni teoriche junghiane sulla struttura e le leggi di funzionamento della psiche, e in più chiarisce il rivoluzionario metodo terapeutico che è stato alla base di quel percorso sulla “via dell’individuazione” che – secondo Jung – dovrebbe essere lo sforzo maggiore e forse il compito principale dell’uomo moderno: colmare il divario fra l’individuale e il collettivo in una personalità piena che li comprenda entrambi

    ➡ Link al libro: La psicologia di C.G.Jung

  6. Jung messo a nudo dai suoi biografi anche (S. Shamdasani)

    Jung messo a nudo Shamdasani
    Jung messo a nudo, dai suoi biografi anche (Shamdasani)

    Quando si legge il nome di Shamdasani sappiate subito che stiamo parlando dell’uomo attualmente in vita più geniale e maniacale nell’ambito della storia della psicologia e della psichiatria. Alcuni lo chiamano il successore di H.Ellenberger (noto per il monumentale e sempre attuale volume La scoperta dell’inconscio).

    È attualmente il primo riferimento al mondo quando si parla di storia della psicologia, un luminare che ha saputo riesumare i documenti più importanti che sono la base oggi della psicologia così come oggi la conosciamo. Senza i suoi contributi anche le stesse teorie e prassi che oggi applichiamo in clinica non ci sarebbero mai pervenute o sarebbero pervenuteci in maniera distorta e deviata andando a inficiare di conseguenza anche la prassi psicoterapica e clinica (questo per andare contro a chi dice che la storia della psicologia/psicoterapia è un conto, e la prassi ne è un’altra: invece no!

    Dalla storia delle teorie psicologiche costruiamo la prassi clinica e psicoterapica inevitabilmente, che ne siamo coscienti o meno).

    Questo libro è molto specialistico e mira a fare una enorme “pulizia” sul conto di Jung che è stato tanto oscurato da proiezioni, storie fantastiche, miti costruiti ad hoc, e chi ne ha più ne metta. Non è un libro che ci dice chi era Jung, no, parte e finisce da una premessa molto più umile, che è quella di rispondere con fermezza e fonti alla mano alla domanda chi NON era Jung. Fa un excursus su alcuni libri scritti sulla vita di Jung che sono totalmente inventati dal nulla, con mancanza di bibliografia, di fonti storiche valide (in alcuni casi anche inventate, come nel caso ormai noto di Noll), e percorre un po’ l’excursus che ha portato alla pubblicazione di Ricordi, Sogni, Riflessioni (succitata), e di come questa in realtà non sia la vera e propria autobiografia di Jung, ma fu dettata da Jung ad Aniella Jaffè, e successivamente rimaneggiata dai familiari, depurata per così dire, e censurata per quanto riguarda tanti capitoli che al momento sono inediti e probabilmente non verranno mai fuori…

    Insomma, è stato un libro che ha imposto, a tutti coloro i quali in futuro vorranno scrivere un libro su Jung, di doversi necessariamente aggiornare con queste nuove fonti scoperte da Shamdasani e soprattutto ricorda una cosa importantissima, come scrive Laing (citato nel libro), che è questa:

    Per dirla tutta – negativamente – su Jung, si deve comunque guadagnarsene l’autorità. Forse è un pazzo, un ciarlatano, un bastardo totale. Per avere il diritto di esprimere simili giudizi, però, si devono fare i compiti a casa, molto lavoro su di sè ed essere perlomeno in una posizione tale da saper valutare ciò di cui si stava occupando.”

    ➡ Link al libro: Jung messo a nudo, dai suoi biografi anche

  7. Jung e la cultura del XX secolo [Ebook] (Aldo Carotenuto)

Jung Modernità Carotenuto
Jung e la cultura del XX secolo (A.Carotenuto)

È un fondamentale testo di Carotenuto che fa un ragguaglio generale di tutti gli influssi che Jung ha avuto (e ha ricevuto) su tutto il XX secolo.

È un libro utilissimo e prezioso che ho usato anche per un dei miei lavori di tesi.

L’analisi dell’influsso esercitato sul pensiero contemporaneo dalla psicologia analitica che ha riformulato in termini nuovi il rapporto tra individuo, storia e società.

➡ Link al libro: Jung e la cultura del XX secolo

FINE.

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13 Commenti

  1. Buongiorno,
    io non capisco i Mandala: non sono semplici da disegnare (geometria e compasso) perciò come può essere così innato nell’uomo ?
    Ammetto che al Liceo Artistico, quando ero ragazza, per istinto ne avevo (senza saperlo) uno tridimensionale su una grande sfera trasparente.
    Grazie, Buone Feste
    Tullia

  2. L’ unico modo per restare fedeli all’insegnamento di un maestro che amava dire: “…che grazie a Dio non era junghiano” (perchè junghiano tra l’altro è stato solo lui!), è rigettare ogni tentazione di assumerlo a modello da imitare.

    Buon Natale.

    • Grazie Maurizio per ricordarcelo, anche se non capisco cosa c’entri con il post…

      In quanto blog di psicologia complessa mi sembra sia molto chiaro il messaggio che inviamo con tale divulgazione, che nom c’entra nulla con la (inesistente) psicologia junghiana, bensí piu propriamente con la psicologia complessa inaugurata dallo stesso Jung proprio a rimarcare il fatto che non esiste una Psicologia junghiana.

      • Prego Emanuele, ma la mia intenzione era che “chiunque” voglia muoversi in consonanza con l’esperienza junghiana, e vuole provare a “tesaurizzarne l’esperienza”, è chiamato al paradossale compito di “universalizzare l’esperienza individuale e individualizzare il lascito universale”. Tutto qui.
        Buona continuazione.

  3. Ciao Emanuele. Innanzitutto i miei migliori auguri per l’anno nuovo e per il Natale appena trascorso. Vorrei permettermi di aggiungere alla tua lista un volume che personalmente ho amato molto e che ancora oggi mi accompagna nei miei studi junghiani: si tratta di “Analisi dei sogni – Seminario tenuto nel 1928 – 30 ed. Bollati Boringhieri” . Poiché si tratta di seminari pazientemente trascritti dai partecipanti, a me sembra di sentire la sua bella voce che in tono colloquiale introduce con disarmante semplicità concetti complessi dei suoi studi. Per me da leggere e rileggere.
    Un abbraccio
    Clelia da Cava

  4. Mannaggia, su amazon nessuno di questi libri è in formato ebook. Vivo all’estero, mi sposto di continuo e non voglio più accumulare libri cartacei, qualcuno sa se si possono reperire questi libri in formato elettronico?

    • Buongiorno Enza, chissà se dopo tutto questo tempo il quesito da te posto è stato risolto. Il motivo che mi obbliga a cercare il formato digitale è senz’altro diverso dal tuo e comunque imprescindibile

  5. Io credo che manchino alcuni libri necessari ad una conoscenza di Jung, e precisamente mancano:

    Tipi psicologici
    L’io e l’inconscio
    Psicologia dell’inconscio
    Simboli della trasformazione
    La simbolica dello spirito

    • Antonio grazie del suggerimento, ma per un approccio iniziale alla figura di Jung non sono testi basilari, ma possono essere letti già dopo questi qui elencati. Non a caso nell’altra guida dedicata invece ai 10 libri per iniziare a studiare la psicologia analitica, sono indicati tali libri.

      Questo post riguarda l’approccio alla “persona” Jung (per quanto l’uomo Jung sia fondamentalmente inscindibile dalla sua stessa opera, come ben si sa).

      L’altra guida è stata fatta per chi invece vuole metter mani direttamente sui testi “tecnici”.

      Grazie per la segnalazione e a presto 🙂

    • E’ proprio così.Quando si sceglie il sentiero stretto e lungo della crescita psichica le cose che ti possono aiutare in questo percorso “ti vengono incontro” e si fanno notare spontaneamente .Dopo un pò anche da questo capisci che quella strada è giusta.Tutto ciò non ha nulla di magico (anche se così può sembrare) e si chiama sincronicità.

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