Cercatori di Luce nella notte. Solo agendo come Luce possiamo capire la Luce. (Michele Mezzanotte)

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Bruce Munro - Field of light, Uluru, 2016
Bruce Munro – Field of light, Uluru, 2016

In questo articolo di Michele Mezzanotte (psicoterapeuta) pubblicato per la rivista L’Anima fa Arte (n.13, Luci) troveremo alcuni significati, amplificazioni, analogie e metafore attorno alla Luce, di come la luce possa essere anche metafora di energia emotiva e psichica che emaniamo e catturiamo nell’incontro con l’Altro, e dei suoi vari giochi di proiezionediffrazione, refrazione…

Per poter leggere l’articolo per intero basta scaricare il nuovo numero gratuito della rivista, dove all’interno troverete tanti altri articoli di psicologia che in questo nuovo numero ruotano tutti intorno alla Luce.

Prima di iniziare vi lascio qui alcuni link utili

Ed ora… Buona lettura!


Bruce Munro - Field of light, Uluru, 2016
Bruce Munro – Field of light, Uluru, 2016

Psicologia e Luce.
Cercatori di Luce nella notte.

(di Michele Mezzanotte)

“Accendere una lampada e sparire –
questo fanno i poeti –
ma le scintille che hanno ravvivato –
se vivida è la luce
durano come soli –
ogni età una lente
che dissemina
la loro circonferenza”

(Emily Dickinson)

Libri psicologia - La luce del buio - Persefone
La luce del buio. Persefone (Elda Fossi)

[dropcap letter=”D”]urante le più profonde notti dell’anima, nelle infinite ombre della tenebra, riusciamo ad intravedere una persona che cerca la Luce affinché essa ci conduca verso un punto definito di noi, verso la nostra casa.

Le Luci rappresentano alcune energie emotive che ci permettono la relazione con l’Altro, ovvero il percorso che compiamo verso la dimora dell’anima.

In questo articolo si esploreranno i diversi modi di agire della Luce, e il percorso tenebroso che ci porta nelle abitazioni fatte di Luci e Confini.

Una Luce nella Notte può essere la luce di una candela. La luce della candela è un punto di riferimento nell’oscurità: ci orienta, ma al tempo stesso ci limita; ci rassicura, ma al tempo stesso ci fa temere il resto dell’oscurità.

La Luce è conoscenza apollinea che illumina ciò che possiamo conoscere solamente attraverso la vista. La luce è conoscenza visiva, mentre gli altri sensi ci possono condurre anche nel buio. Il nostro senso più usato per orientarci è sicuramente la vista, con la quale vediamo la superficie delle persone e degli oggetti.

Tuttavia per andare oltre la superficie abbiamo bisogno degli altri sensi.

Viviamo in una società fatta di sguardi, basata sulle luci che illuminano la coscienza delle persone tralasciando l’oscurità di esse. Le tenebre sono le nostre resistenze, quelle di cui ci serviamo per vivere, infatti Levinas afferma:

“Illuminare significa privare l’essere della sua resistenza, perché la luce apre un orizzonte e svuota lo spazio – consegna l’essere…”

Libri Psicologia Carla Stroppa La luce oltre la porta
La luce oltre la porta. Dei e muse nel teatro dell’Anima (Carla Stroppa)

La Luce consegna l’essere all’Altro, [simple_tooltip content=’dal latino tradere, che significa dare, consegnare, mettere in mano.’]etimologicamente lo tradisce*[/simple_tooltip] togliendo parte di esso alle sue tenebre.

Fare analisi significa incontrare l’Altro, tradire le proprie tenebre consegnandole all’Altro/Analista. L’incontro con l’Altro è un gioco di Luci ed energie psichiche. La Luce può far “luce” su alcuni tipi di incontri con l’Altro. La coscienza e la conoscenza sono Luce, quindi interagendo con la Luce dell’Altro, interagiamo con frammenti della sua coscienza.

La Luce è una porzione di specchio elettromagnetico visibile all’occhio. Nel 1905 Albert Einstein scoprì e dimostrò le particelle di luce, chiamate in seguito fotoni, dal fisico Frithiof Wolfers nel 1926. La luce può essere considerata sia come un’onda elettromagnetica, sia come un flusso di particelle (i fotoni), che viaggiano appunto alla velocità della luce e interagiscono con la materia attraverso l’assorbimento, la riflessione, la rifrazione, la diffrazione e la diffusione. Questi eventi ci permettono di interagire visivamente con gli oggetti e di percepirli nello spazio, metaforicamente possiamo dire che interagiamo con l’Altro. Quando viaggiamo attraverso la Luce/Coscienza viaggiamo sul moto di un’onda, ma anche sul flusso di particelle, siamo assorbiti, riflettuti, rifratti, diffratti e diffusi.

Solo agendo come la Luce possiamo capire la Luce.

Michele Mezzanotte Luci

ASSORBIMENTO:

L’energia della Coscienza/Luce si propaga all’interno della materia che colpisce. Ci capita di essere completamente assorbiti nella frenesia univoca della vita; totalmente assorbiti nelle calde braccia di un amore; assorbiti come bambini negli affannosi giochi dell’esistenza: quando veniamo assorbiti da un evento, siamo come Luce assorbita per quell’evento.

Le energie/Luci dell’altro si depositano dentro di noi e, a volte ce ne nutriamo, mentre altre volte diventano scorie che rimangono all’interno della nostra psiche.

Plinio descriveva così la Lince, animale della Luce:

l’orina delle linci si solidifica così come viene emessa e si rappresenta in pietre simili al carboncino, risplendenti di un colore rosso, che chiamano lincurio; perciò alcuni autori sostengono che l’ambra si genera così. Ne sono ben consapevoli le linci che, per gelosia, ricoprono di terra la loro orina e questa, perciò, tanto più velocemente si consolida. Effettivamente l’orina delle linci si cristallizza ed emana un fortissimo odore. In questo modo l’animale marca il suo territorio: la cristallizzazione indica una fissazione.  

Quando interagiamo con l’altro, possiamo prendere la sua Luce, assorbirla e incorrere nel rischio di cristallizzazione. L’altro segna il suo territorio su di noi e la sua traccia rimane in noi. È il caso di un’emozione contagiosa che ci rimane dentro per molto tempo: a volte sono le risate dell’altro ad essere assorbite, a volte gli sbadigli, altre volte le lacrime.

Luce Inconscio Ombra Debbie Ford
Illumina il tuo lato Oscuro (Debbie Ford)

RIFLESSIONE:

Quando riflettiamo su un concetto o un accadimento, non stiamo interagendo direttamente con quel qualcosa, bensì stiamo riflettendo la sua Luce. Siamo come la Luna che riflette la luce del Sole riconsegnandocela pallida.

Le riflessioni sono assaggi della Luce originale che tuttavia portano Luce nelle Tenebre, ovvero nel luogo dove la Luce non può essere presente.

Questo movimento della Coscienza avviene solo grazie alla Luna, creazione del Diavolo secondo Pessoa:

“Lui è il Sole, io sono la Luna. La mia luce si libra su tutto ciò che è futile o finito, fuoco fatuo, sponde del fiume, paludi e ombre.”

Le riflessioni sono finzioni di un oggetto, o di un’emozione. Quando la Coscienza/Luce di un Altro ci colpisce possiamo rifletterla, ad esempio, raccontandola ad una terza persona. Ma in quel caso non potremmo mai consegnare al terzo l’effettiva essenza della riflessione.

La riflessione è il racconto che facciamo di un sogno, che non sarà mai il sogno stesso.

Siamo in qualche modo condannati a riflettere le immagini di Dio e della Psiche, ovvero le loro luci. Siamo costretti a fingerle perché noi siamo Luna, e di questo dobbiamo ringraziare Lucifero, il “portatore di Luce”, colui che fa il lavoro sporco per permetterci di illuminare pallidamente il mondo infero, le tenebre e le notti dell’anima.

Le Chiese mi abominano. I credenti tremano al mio nome. Ma io, che lo vogliano o no, ho un ruolo nel mondo. Non sono colui che si è ribellato a Dio, né lo spirito che nega. Sono il Dio dell’Immaginazione, perduto perché non creo. È grazie a me che, bambina, hai sognato quei sogni che sembrano giochi; è grazie a me che, già donna, la notte hai potuto abbracciare i principi e i dominatori che dormono al fondo di quei sogni. Sono lo Spirito che crea senza creare, la cui voce è fumo, e la cui anima è un errore. Dio mi ha creato perché io lo imitassi, di notte. *

Se Dio è il Sole e Lucifero è la Luna (portatore di luce), esso porta Dio/Luce/Coscienza nelle profondità inconsce della psiche, lì, dove da solo, Dio non potrebbe condurci.

Michele Mezzanotte Lucifero Portatore di Luce
Lucifero

RIFRAZIONE E DIFFRAZIONE:

Quando la luce viaggia in un mezzo trasparente come l’aria e incontra un altro mezzo trasparente come l’acqua, parte di essa viene riflettuta e mandata altrove, mentre l’altra parte viene rifratta, viaggia attraverso l’acqua e cambia direzione.

Le energie possono attraversarci come nell’assorbimento, ma al contempo possono prendere dentro di noi direzioni diverse. Può colpirmi, ad esempio, un’emozione d’amore che in seguito prenderà un’altra direzione.

L’Amore non corrisposto, quindi rifratto, può diventare disprezzo, odio o indifferenza. Emozioni e sentimenti non corrisposti sono come raggi di luce che ci colpiscono e rimbalzano via per andare altrove, oppure ci penetrano ma cambiano direzione, ed è il filtro delle proiezioni, della diversità e dell’unicità che cambia il procedere del raggio di Luce.

La Luce può cambiare direzione anche nella diffrazione. In questo caso la Luce viene deviata da un ostacolo creando effetti diversi a seconda dell’ostacolo incontrato. Un effetto pratico di diffrazione è quello che vediamo su un cd, ovvero l’effetto arcobaleno.

Quando vogliamo trasmettere un’emozione ad un’altra persona ed incontriamo un ostacolo, possono esserci diversi esiti o diverse direzioni e forme che l’emozione può prendere. Ad esempio può capitare che cerchiamo di far capire all’Altro che siamo in ansia per qualcosa, ma può esserci un ostacolo che impedisce questa comunicazione. L’ostacolo può essere rappresentato da un elemento esterno, come ad esempio una terza persona che entra nella relazione e ostacola quella determinata comunicazione; oppure l’ostacolo può essere un elemento caratteriale dell’Altro che oppone resistenza alla dimensione ansiogena non essendo adatto alla ricezione emotiva, quindi ostacola il processo comunicativo legato all’ansia

Diffrazione Luce Michele Mezzanotte

DIFFUSIONE:

La luce è diffusa quando entra in collisione con un’altra materia e subentra lo scattering, ovvero la diffusione casuale delle energie che cambiano traiettoria e si sparpagliano.

In qualche modo l’incontro con l’altro e la sua Luce ci induce in alcuni casi a diffonderla. Respingiamo le emozioni dell’altro e le mandiamo altrove, le diffondiamo nello spazio che c’è tra Io e L’altro, nel mondo di mezzo fatto di Luci, magari colpendo una terza persona.

Infatti la comunicazione emotiva tra due persone può coinvolgere anche le persone che sono vicino, o che sono in qualche modo legate a quella relazione.

Se due persone sono arrabbiate fra di loro, la rabbia che si trasmettono a vicenda può essere diffusa a coloro che assistono al litigio, o che ne sono coinvolti.

L’incontro con la Luce dell’Altro, ovvero con la sua Coscienza e alcune sue energie, può essere declinato in diversi modi d’agire. Questa è solo una parte della complessità delle relazioni umane e del modo con il quale interagiamo con i personaggi della nostra oscurità.

 

LUCI NELLA NOTTE:

Una Luce nella Notte può essere la luce degli occhi della Lince.

Come ho accennato prima l’animale della Luce è la Lince, un animale notturno del Vecchio Continente, lo spirito dagli occhi lucenti. L’etimologia greca del termine Lince significa “luce”.

La luce è collegata fantasticamente a questo animale a causa dello strano bagliore che è presente nei suoi occhi, percepibile soprattutto di notte e all’imbrunire: occhi di lince. Nella mitologia la Luce è legata alla creazione primordiale e alla figura di Emera, il giorno…

[per continuare a leggere l’articolo completo scarica il numero Luci della rivista]

Autore: Michele Mezzanotte

Michele Mezzanotte Psicoterapeuta Chieti
Michele Mezzanotte – Psicoterapeuta di Chieti

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Michele Mezzanotte
Sono uno Psicoanalista, Psicologo e Psicoterapeuta; Direttore Scientifico della rivista di Psicologia L’Anima Fa Arte dal 2012. Presidente dell’associazione di volontariato psicologico L’Anima Fa Arte. Autore di numerose Pubblicazioni di libri e articoli in riviste di psicologia

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