(di Massimo Gramellini)
«Chi è Eros? Si domanda Socrate.
È amore di qualcosa, desiderio di qualcosa.
Ma se lo desidera, significa che non lo possiede. Ne consegue che noi amiamo soltanto ciò che non abbiamo.
Dopo avere seminato il panico per i millenni a venire, Socrate sembra indicare una via d’uscita.
Certo, un povero ama la ricchezza perché non la possiede. Però anche un ricco può amare la ricchezza e un sano la salute. Nel senso che amano poterle avere anche in futuro: in una dimensione temporale, cioè, in cui non le possiedono ancora.

Perciò è possibile continuare ad amare una persona anche dopo averla conquistata. Succede quando desideri conquistarla anche in futuro.
È la tensione verso un obiettivo non ancora raggiunto che tiene in vita Eros.
Bisogna sempre essere affamati, direbbe Steve Jobs.
L’amore vive finché si fanno progetti e sogni in suo nome. Finché si coniugano i verbi al futuro. Finché coloro che si amano non smettono mai, almeno un po’, di mancarsi.»
(Massimo Gramellini)
Leggi anche:
L’Amore secondo il grande psicologo C.G. Jung: si vive di ciò che si dona

