Walt Whitman e i suoi versi della raccolta Foglie d’Erba suscitarono in me, fin da ragazzino, immagini di vasti paesaggi, lande enormi, lunghe conversazioni epiche tra uomo e natura, ma anche e soprattutto un’intima sensazione che è sempre presente – seppur sopita – nel profondo di ogni uomo, di ogni donna…
Sto parlando di quella sensazione di profonda connessione tra Uomo e Natura, che può portarci ad intuire quanto, per davvero, il mondo intero in ogni sua sfaccettatura sia intriso di Anima, di vita…
E non esistono individui più adatti dei poeti che possano cantare questa sensazione.
Di seguito due poesie di W.Whitman che ho deciso di intitolare: poesie sull’anima del mondo…
BUONA LETTURA!

L’anima del mondo
1.
«La gente che passa e che m’interroga,
Le persone che incontro, gli effetti su di me dei miei
primi anni o del quartiere, della città, della nazione in cui vivo,
Gli avvenimenti recenti, le scoperte e invenzioni, le
società, gli autori vecchi e nuovi,
Il pranzo, gli abiti, i compagni, il bell’aspetto,
i complimenti, i doveri,
L’indifferenza reale o immaginaria di qualcuno che amo,
La malattia d’uno dei miei o mia, le malefatte,
la perdita o la penuria di danaro, le depressioni
o l’euforia,
Le battaglie, gli orrori della guerra fratricida,
la febbre delle dubbie notizie, lo spasmo degli avvenimenti,
Tutto questo mi arriva giorno e notte, e se ne va,
Ma non sono il mio Io.
Separato da ciò che attira e trascina sta quello che io sono,
Se ne sta divertito, compiacente, compassionevole, inattivo, unitario,
Guarda dall’alto, è eretto, o appoggia un braccio a un impalpabile sicuro sostegno,
Con la testa piegata di lato, curioso di ciò che verrà dopo,
Dentro e fuori del gioco, osservandolo e meravigliandosi.
Ripenso ai giorni passati quando mi affaticavo nella nebbia con linguisti e dialettici,
Non ho battute o argomenti, io testimonio e attendo.
Io credo in te anima mia, e l’altro che io sono non deve umiliarsi davanti a te
né tu davanti a lui.»

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2.
«Non scriverò poemi riferendomi a parti,
ma scriverò poemi, canti, pensieri, riferiti al tutto.
E non canterò riferendomi a un giorno, ma con riferimento a tutti i giorni,
E non comporrò alcun poema o la più piccola parte d’un poema
che non abbia attinenza con l’anima,
Perché avendo osservato gli oggetti dell’universo, non ne ho trovato alcuno, né particella di alcuno,
che non abbia attinenza con l’anima.
Qualcuno ha chiesto di vedere l’anima?
Guardi, la tua forma ed espressione, persone,
sostanze, animali, e gli alberi, i fiumi che
scorrono, le rocce, e le sabbie,
Tutto possiede gioie spirituali che poi libera;
Come può il corpo vero morire ed essere sepolto?
Ogni elemento del tuo vero corpo, del vero corpo
d’ogni uomo e d’ogni donna,
Si sottrarrà alle mani dei pulitori di cadaveri e moverà
verso più degne sfere,
Portando ciò che ha accumulato dal momento della nascita a quello della morte.»
FINE.