6 libri più belli che ho letto nel 2018! Da Jung ad Alan Watts. Classifica Jung Italia

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Libri di psicologia più belli 2018

Introduzione

Questa nuova tradizione che ho iniziato l’anno scorso per voi lettori “junghiani”, devo dire che ha trovato un certo seguito con effetti a lungo termine… 🙂

Ovviamente non sono soltanto libri di psicologia quelli che seguiranno, perché non c’è peggior psicologo di quello che legge soltanto – o per la maggior parte – libri di psicologia! 😀

Molti di voi lettori mi hanno scritto durante l’anno le proprie impressioni di qualche libro che avevo suggerito nella precedente classifica libri del 2018.

Quest’anno ho deciso di includere pochi libri per due motivi:

perché ho letto di meno (chi di voi mi segue dalla newsletter e dalla pagina sa bene quanto mi sono spostato quest’anno) e poi perché sto iniziando ad accorgermi che più leggo e più divento altamente selettivo riguardo i libri che reputo essenziali o importanti per me.

Ho sempre a mente il detto di un mio caro scrittore, Thoreau:

Leggi prima i libri migliori, potresti non avere il tempo di leggerli tutti

Ci sono tanti e sempre più libri che danno reale conoscenza in particolari settori e campi, ma ci sono davvero rarissimi libri che invece trasformano nel profondo.

Vi lascio ora a questi “pochi” libri che ho scelto per voi dalle mie letture di quest’anno quasi al termine.

Fatemi sapere – per chi già li ha letti o deciderà di acquistarli – se vi sono piaciuti e cosa ne avete ricavato! 😉


 

1 L’arte di C.G.Jung

L'Arte di C.G.Jung
➡️  L’Arte di C.G.Jung

L’uscita dell’anno!!! Un SUPER LIBRO! L’ho ricevuto in regalo da qualche giorno appena, dalla mia cara amica An, e come già immaginerai… 😀 mi ci sto inflazionando alla grande!

Il libro raccoglie tantissimi disegni di Jung che finora erano stati inediti, ma non solo, include anche molte delle creazioni di Jung in termini di sculture e composizioni altre accompagnate da suoi testi.

Personalmente credo che Jung non sarebbe stato tanto contento che il suo lavoro (incluso i suoi disegni) fosse trattato con troppo “senso artistico”, seppure ne condivido in parte tale tentativo ma con riserva.

Tralasciando il mio pippone personale… nell’INDICE di questo volume troviamo tali capitoli:

1) La concezione junghiana del colore nel contesto dell’arte moderna

2) Galleria di immagini con commento

3) Presentimenti dl Sé. Gli abbozzi dei mandala per il Libro Rosso

4) Materia e metodo nel Libro Rosso. Un primo bilancio della ricerca

5) Jung collezionista

6) Una selezione di iniziali miniate del Libro Rosso

Qui la sinossi del libro:

Per Carl Gustav Jung l’arte fu l’amorosa compagna segreta di tutta la vita. Disegnò, dipinse, scolpì, intagliò il legno, progettò architetture con la maestria e la versatilità di un artista rinascimentale.

Pochissimi, tuttavia, ne conoscevano il talento fuori del comune, perché egli decise di non rendere pubbliche le sue opere. Il mondo rimase quindi stupefatto quando nel 2009, a quasi cinquant’anni dalla morte, venne dato alle stampe il Libro rosso, l’inedito forse più strabiliante dell’intero Novecento, dove Jung calligrafò la sua potente visione dell’inconscio, illustrandola con tavole degne della migliore tradizione miniaturistica del Medioevo. Da allora, l’artista che non volle mai chiamarsi tale occupa il posto che gli spetta anche nella storia dell’arte, oltre che nel pensiero contemporaneo. Ma molto rimaneva da scoprire.

Al desiderio di ammirare finalmente i tesori mai usciti dagli archivi risponde questo libro, curato dall’istituzione che custodisce il lascito junghiano.

La sontuosa iconografia, in larga parte inedita, e i saggi che ne commentano ogni aspetto – dalle raffinate tecniche pittoriche all’uso dei colori, dalle figurazioni simboliche alle valenze meditative, fino alle scelte collezionistiche, che fecero della biblioteca di Jung una «stanza delle meraviglie» – integrano in modo sostanziale quanto si sapeva della psicologia analitica, della sua genealogia e dei suoi sviluppi.

Spesso prologhi visivi degli scritti, gli abbozzi, gli acquerelli, i guazzi e le sculture esprimono quel pensare per immagini che rende riconoscibili i processi psichici: un esercizio in vivo, con esiti artistici alti, del metodo dell’immaginazione attiva. E di fronte al cromatismo che accende qualsiasi soggetto Jung raffiguri, paesaggio, demone o mandala, non sarà eccessivo parlare di capolavoro.

🔖 LINK AL LIBRO: L’arte di C.G.Jung


 

2 Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione (Chandra Livia Candiani)

Il silenzio è cosa viva. L'arte della meditazione (Chandra Livia Candiani)
➡️  Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione

Questo libro non parla solo di meditazione, sarebbe riduttivo presentarlo così.

Insieme alla Szymborska reputo la Chandra Livia Candiani la mia poeta donna preferita in assoluto.

Non è neanche un libro di poesie questo, ma è di più: pagine in cui ogni riga e ogni immagine che evoca sono pienamente sentite e plasmate da un’esperienza di vita profonda, sensibile, che tocca il cuore.

Sono pagine che parlano di uno sguardo penetrante sulla vita, sgombro di inutili zavorre concettuali, culturali, intellettuali, pieno di Anima e di quella sensibilità femminile che ogni donna e ogni uomo – specialmente oggi – dovrebbe coltivare.

Ecco le righe scritte che troviamo in copertina:

Lasciare spazio intorno ai gesti ordinari, dargli una stanza, li fa brillar,e permette che aprano un varco nell’oscurità in cui di solito viviamo, nel nostro quotidiano sonno. Allora, pian piano, si ricevono le visite della consapevolezza: sono i miracoli del noto.

E ancora in altre pagine, Chandra ci scrive:

Spesso si pensa che la soluzione al dolore sia altrove, ma è nel dolore la soluzione al dolore, sentendolo, abitandolo, assaporandolo, a poco a poco diventa parte di noi, non più un estraneo, ma un ospite scomodo, irruente, tempestoso e infine un amante e dopo la fine un pezzo di noi. […]

Imparare a stare. Imparare a essere vasti e navigare ogni mare e scoprire tra onda e onda un porto. Provvisorio, rischioso, eppure proprio per questo affidabile, perché reale.


 

3 Microcosmo e Macrocosmo (rivista “L’Ombra”, n10)

Microcosmo e macrocosmo (Moretti e Vitali)
➡️  Microcosmo e macrocosmo

Il libro in questione è il volume della bellissima rivista “L’Ombra”, edita da Moretti & Vitali.

E’ composto ovviamente da vari capitoli, da più interventi scritti da importanti autori del campo della psicologia del profondo, junghiani.

Parla, come si evince dal titolo, di questioni inerenti la relazione tra il “macrocosmo” e il “microcosmo”, di psiche e mondo interiore ed esteriore, che nella visione di Jung, sono strettamente connessi.

Dice infatti Jung:

L’uomo, grazie alla sua posizione tra i quattro principi del mondo, contiene in sé un equivalente del mondo […] è il microcosmus dell’uomo, corrispondente al “firmamento” o all’ “Olimpo” di Paracelso: qualcosa che nell’uomo è universale e vasto quanto il mondo stesso. (Jung – La psicologia della traslazione, 1946, p.311)

🔖 LINK AL LIBRO: Microcosmo e Macrocosmo


 

4 Il lupo della steppa (Hermann Hesse)

Hermann Hesse - Il lupo della steppa
➡️  Hermann Hesse – Il lupo della steppa

 

Come corpo ognuno è singolo, come anima mai. (H.Hesse)

Ho iniziato ad appassionarmi ad Hesse per via del suo rapporto con Jung (fu suo analizzando e “amico”).

a proposito di Jung ed Hesse, il mio amico psicoterapeuta Matteo Marino ha scritto il primo libro di psicologia in Italia su Hesse, dove parla anche di Jung, si intitola:

📙 “Hermann Hesse e il mito di sé. L’uomo creativo che viveva con gli archetipi”

Questo libro credo che parli ad alcuni di noi. Parla sicuramente all’uomo “complesso”, ovvero all’Uomo che sente e vive dentro di sé la lotta degli opposti, tra i suoi vari Altri, parla a quel “Lupo della steppa” in ognuno di noi, che è però anche molto vicino agli uomini, dal di dentro, pur con tutta la sua distanza.

Alcuni magici estratti di Hesse:

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.

 

A noi immortali non piace essere presi sul serio, ci piace scherzare. La serietà, caro mio, è una nota del tempo: nasce, te lo voglio confidare, dal sopravvalutare il tempo. Anch’io una volta stimavo troppo il tempo e desideravo però arrivare a cent’anni. Ma nell’eternità, vedi, il tempo non esiste, l’eternità è solo un attimo, quanto basta per uno scherzo.

 

Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo.

🔖 LINK AL LIBRO: Il lupo della steppa


 

5 Fantasmi all’opera. L’imperiosa realtà dell’illusione (Carla Stroppa)

Fantasmi all'opera. L'imperiosa realtà dell'illusione (Carla Stroppa) - Moretti e Vitali
➡️  Fantasmi all’opera. L’imperiosa realtà dell’illusione

Questo è uno dei libri che ho iniziato a leggere quest’anno della dott.ssa Carla Stroppa, analista junghiana e direttrice editoriale della Moretti & Vitali. Ne ho in coda altri ma questo è il primo che ho iniziato.

Inizia subito con una citazione di Jung che dice:

“Ma cos’è un’illusione? Da quale punto di vista possiamo giudicare qualcosa illusione? Esiste per la psiche qualcosa del genere? Forse per la psiche si tratta di un’importantissima forma di vita, di qualcosa di indispensabile come l’ossigeno per l’organismo. Quella che chiamiamo “illusione” è forse una realtà psichica di enorme rilievo.”

Ci dice l’autrice che “Vivere di cose concrete e basta non è mai bastato o detto ancora più radicalmente non è mai stato possibile. La realtà interiore e impalpabile è necessaria alla vita (anche a quella puramente naturale) tanto quanto la realtà esteriore e tangibile.”

 

Ecco la quarta di copertina:

Accade, che in certi momenti della vita ci si senta a un bivio oltre il quale la via si biforca  in un’estensione ignota e inquietante. Qualcosa, spesso un evento traumatico, ma talvolta il semplice fluire del tempo che incide sul corpo e sull’anima i segni della sua signoria, interrompe il filo di continuità che aveva legato alla vita.

Il senso della propria identità e la prospettiva del futuro si confondono, si annientano persino e la coscienza entra in uno stato di liminalità, di pericolosa confusione. In questa dimensione psichica si animano i fantasmi del mondo interiore. Non sono entità oggettive ma illusioni. Alcuni hanno vista lunga e operano per indicare la strada che traghetta l’Io oltre il vuoto, altri arrancano alla cieca e la loro azione risulta distruttiva.

Entrambi parlano con voce arcana e sembrano dire:

“Ci siamo, siamo l’incubo che ti tormenta, il buio che ti turba, siamo la paura del cambiamento. Siamo la speranza che occhieggia oltre il bivio, l’illusione che a volte orienta, a volte disorienta il tuo pensiero. Fantasmi evanescenti trapassiamo i muri del pensiero e ci infiltriamo non visti nelle tue fantasie, nelle proiezioni che fai sugli altri e sulle cose. Ci riveliamo solo allo sguardo sensibile del poeta, del bambino e dell’uomo di spirito. Siamo reali, eccoci qua sulla carta che stai forgiando, catturati in sovraimpressione nelle fotografie che stai scattando. Siamo l’ombra che stai sfumando col carboncino, il sangue e la passione che colano dal pennello che stai intingendo nel rosso, siamo la lontananza che stai evocando con il grigio di quel paesaggio, il desiderio e la speranza che stai propiziando mentre dipingi l’azzurro di quel cielo. Siamo l’improvvisa allegria, il gioco, l’amore. 

Ci siamo, siamo l’alterità e la molteplicità che ti abita, siamo l’oblio, la memoria. Siamo il gesto creativo, lo slancio, l’Illusione che rende possibile il divenire. Siamo il progetto. Di noi non puoi fare a meno. Siamo il futuro, la morte che inghiotte ogni cosa, la vita che ad ogni cosa dà inizio. Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e stiamo cercando un modo per prendere figura e per farci materia. Guardaci, toccaci, siamo reali. Siamo l’altra parte di te. Ascoltaci, aiutaci a prendere forma, ti aiuteremo a vivere.”

In questo libro si dipana una riflessione esistenziale che ancorandosi alla psicologia analitica e ad alcuni frammenti tratti dalla pratica clinica, fa incursione nella letteratura fantastica, nella fiaba, nella poesia e nella filosofia estetica, per mettere in evidenza quanto l’illusione sia una dimensione della psiche umana. Comprenderla e orientarla equivale a comprendere e orientare l’animo umano.

🔖 LINK AL LIBRO: Fantasmi all’opera. L’imperiosa realtà dell’illusione


 

6 Il libro sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo (Alan Watts)

Spiritualità e Psicologia
➡️  Il libro sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo (Alan Watts)

(…) Dobbiamo “nasconderci” di nuovo, forse in un altro modo, per poi cercarci in nuove maniere…

Per chi non lo sa, Alan Watts è uno dei miei autori preferiti dopo Jung e rari altri.

Hai mai provato a guardare e ascoltare la sua voce in alcuni video youtube? Ha una peculiare energia penetrante, tale da farti avvicinare ai concetti della cultura orientale con lo spirito giusto, e soprattutto – anche – con GIOIA!

E’ questo che distingue Alan Watts da tutti gli altri autori: esprime GIOIA e nei suoi discorsi APRE a orizzonti altri.

Questo libro, del 1966, quasi al termine della sua esistenza, e che, non senza intenzione, fun intitolato “Il Libro”, racchiude l’esperienza di tutta una vita, e sene giova. E’ da ritenere che l’autore lo prediligesse se, come egli afferma, lo destinava in eredità ai propri figli; anche se aggiungeva che dopo letto “può essere buttato via”. Poiché uno dei punti capitali del suo ‘insegnamento’ è il rispetto dei sentimenti personali e della indipendenza della mente umana da qualsiasi ‘insegnamento’.

Ecco la prefazione di Watts stesso al suo libro:

Questo libro esplora un tabù non riconosciuto ma potente: il nostro silenzioso consenso ad ignorare chi, o che cosa, siamo in realtà.

In breve, il suo fine è dimostrare che percepire se stessi come un io separato e limitato dalla pelle è un’allucinazione che non si accorda né con la scienza occidentale né con le religioni e le filosofie sperimentali dell’oriente, ed in particolare con la filosofia al centro e all’origine dell’induismo: il Vedanta. 

Questa allucinazione sta alla base dell’abuso della tecnologia come mezzo di soggiogazione violenta dell’ambiente naturale dell’uomo, e, di conseguenza, della sua possibile distruzione.

Abbiamo quindi urgente bisogno di dare alla nostra esistenza un significato che si accordi ai fatti fisici e che annulli il nostro sentimento di alienazione dall’universo. A questo scopo mi sono interessato alle intuizioni del Vedanta, esponendole però in stile occidentale e moderno; questo libro non vuole quindi essere un libro di testo o una introduzione al Vedanta in senso comune. E’ piuttosto una fecondazione reciproca tra la scienza occidentale e una intuizione orientale. 

🔖 LINK AL LIBRO: Il libro sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo


 

A presto,

e scrivimi nei commenti se hai già letto uno di questi libri e come ti è sembrato! 😉

Emanuele Casale


 

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7 Commenti

  1. Grazie dei suggerimenti. Li ho messi nella mia lista di Amazon. Vado sempre in cerca di suggerimenti di libri da leggere. Insicurezza? Sicuramente. Ma come dici giustamente il tempo per leggere è poco e mi piace scoprire le selezioni di persone che sento vicine ai miei gusti e alla mia sensibilità.

  2. Carissimo Emanuele! Beh intanto complimenti ancora per il sito! Grazie di esistere!
    Ho acquistato da pochi giorni “L’ARTE DI C.G. JUNG” Il mio regalo di Natale! Fantastico!
    Il lupo della steppa l’ho letto tanti anni fa (avevo 25 anni) e poi riletto più di una volta e trovandovi sempre cose diverse!!!!!!Di Hesse però quello che mi è piaciuto di più è stato NARCISO E BOCCADORO!
    Vorrei consigliare LE OTTO MONTAGNE DI Cognetti che è stato il miglior romanzo che ho letto nel 2016 e ci sono delle somiglianze con Narciso e Boccadoro!
    Mi intriga la CANDIANI E WATTS! Saranno delle letture che voglio fare il prossimo anno!
    Augur di Buon Natale, Anno Nuovoi e ancora un grande grazie!!!!

  3. Grazie Emanuele ,amici di fb da sempre ti seguo con interesse . Adoro H. Hesse e mi riprometto di leggere con interesse i libri da te proposti .

  4. Ciao Emanuele, vedo che hai studiato presso l’università d’annunzio quindi immagino che tu abbia origini abruzzesi. Scusa la curiosità. Io ho letto il lupo nella steppa in età adolescenziale e ho tanti libri di H.H e non sapevo di questa amicizia con jung. E bello leggere del tuo sapere…In mia domanda è se conosci in po’ Galinberti. Andrò a cercare su YouTube i video da te consigliato e spero di sentirti per eventuale risposta.

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