Per questo nell’analisi dei sogni io prescindo, fin dove è possibile, da qualsiasi dottrina. (Jung – La realtà dell’Anima)
Introduzione al sogno
Il sogno è la porta che conduce alla parte più nascosta e intima della psiche; Jung lo definisce “la porta occulta dell’anima”.
Perché questa dimensione della psiche è così importante? Quanto incide nella relazione con noi stessi?
Il sogno è un’esperienza immaginativa che ha caratteristiche del tutto “reali”, al punto che non è distinguibile all’interno dell’esperienza stessa ciò che è “reale” da ciò che non lo è; è il luogo delle immagini che ci definiscono, le immagini che caratterizzano il nostro essere individui.
I sogni si affidano ad un linguaggio analogico, fatto di simboli e archetipi per comunicarci, dalle profondità più intime, ciò che non siamo in grado di carpire nella vita di tutti i giorni a causa di convinzioni, paure, norme sociali e altri ostacoli alla conoscenza di sé.
L’interpretazione dei sogni è un’ “arte” personalizzata; nel senso che deve essere focalizzata sul sognatore. Sogni diversi possono condividere gli stessi simboli, ma a seconda della biografia del sognatore, il significato specifico di quel simbolo cambierà. Perciò una casa con le pareti mal tinteggiate potrebbe indicare un desiderio generale di miglioramento esteriore, ma l’aspetto specifico riguarda, ‘l’abbellimento’ del sognatore stesso.
Tenere un diario dei sogni per registrare le proprie visioni notturne è utile per iniziare a capire cosa il nostro inconscio ci cerca di comunicare.
Un sogno ricorrente, potrebbe voler dire che l’inconscio ci sta sottoponendo un problema che non stiamo affrontando. Spesso, i sogni che tornano più volte, indicano una questione irrisolta, un conflitto persistente che richiede la nostra attenzione; ci indicano che c’è un’urgenza, invitandoci a lavorare per comprenderla.
Non tutti i sogni hanno messaggi significativi da inviarci; alcuni possono indicarci desideri inespressi, riflessioni non esaminate, mentre altri sono semplicemente un modo attraverso cui la mente elabora e si libera degli stimoli in eccesso.
È sempre importante aver chiaro che i simboli avranno significati diversi in base alle persone che li attivano, a seconda dei problemi che stanno affrontando e del loro contesto socio-culturale.
Sognare la morte, per esempio, non significa necessariamente che tu o qualcuno che ami stia per morire, spesso simboleggia la fine di qualcosa d’importante, come un progetto o una relazione, o addirittura un inizio.
Esistono poi i “sogni classici” condivisi da molte persone, come sognare di arrivare tardi ad un esame finale e non essere preparato, fare tardi a lavoro e non sapere come arrivarci, cercare di correre o urlare senza riuscirci. Sono sogni che hanno un messaggio di fondo, che in genere è lo stesso per tutti, e riguarda probabilmente una situazione di forte stress unita alla paura del fallimento. Ma anche in questo caso, i sogni avranno un significato più specifico, che varia da persona a persona.
I libri che divulgano l’analisi dei sogni possono essere divertenti ed aprire le porte a una riflessione profonda sui propri sogni, ma bypassano la specificità del sognatore e quindi possono solo fungere da stimolo per analisi più approfondite.

Laboratorio sui sogni
«I sogni sono della più grande importanza per colui che sogna e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che l’inconscio costituisce almeno la metà del suo essere totale e di frequente gli offre consigli che non potrebbe ottenere da nessun’altra fonte.» (J. Freeman)
Il Laboratorio sui Sogni, proposto dal CAT (Centro Armonico Terapeutico), alterna due modalità di analisi dei sogni:
1) la prima, di derivazione junghiana, viene attivata, stimolando il sognatore nella propria narrazione onirica, attraverso il fare associazioni libere al fine di personalizzare i simboli del sogno stesso.
2) A tale metodologia, utilizzata nella prima parte degli incontri, segue una parte di drammatizzazioni di impostazione gestaltica. In particolare, viene integrato al racconto onirico, la visione di Pearls secondo cui il sogno oltre ad essere narrato deve essere anche agito (drammatizzato): la persona diventa la parte o le parti del proprio sogno e queste parti prendono voce e forme diventando in tutto e per tutto quella data fenomenologia sognata, permettendo alla persona stessa di agire e integrare parti di sé rimaste inconsce.
L’analisi del sogno è proposta attraverso un approccio integrato di derivazione junghiana e drammatizzazione gestaltica esperienziale in cui la persona diventa una parte o le parti del proprio sogno e queste parti prendono voce e forma diventando in tutto e per tutto quella data fenomenologia sognata.
INFO per iscrizioni e luogo (Modena)
▪ DATE
20 febbraio,
13 marzo,
10 aprile,
15 maggio
(tutti gli incontri sono dalle 19:30 alle 21:00)
👥 Incontri condotti dal CAT (Centro Armonico Terapeutico):
– Daniela Grenzi | Psicoterapeuta ad indirizzo junghiano
– Venturini Sonia | Psicoterapeuta ad indirizzo umanistico integrato
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