
Convegno di Psicologia Junghiana e Arte
L’artista rappresenta l’eternità che si addentra nel tempo.
(Rilke – dal Diario Fiorentino)
Quale relazione è possibile rintracciare tra l’opera creativa che prende forma nell’Arte e nel processo psicoterapeutico e quali le implicazioni con la dimensione spirituale?
La giornata di studio è stata pensata come luogo di incontro e confronto tra diverse sensibilità, esperienze e ricerche sul tema della creatività e della relazione tra i processi creativi e matrice immaginale archetipica.
Jung stesso ha definito la pratica psicoterapeutica come una forma di arte, e le sue riflessioni sull’importanza del piano immaginale continuano a sollevare interrogativi attualissimi rispetto alla soglia tanto sottile quanto profonda tra estetica ed etica.
Verrà evocata l’eredità che ci giunge dal patrimonio artistico, si apriranno dialoghi con alcuni artisti contemporanei, sarà interpellata la produzione creativa dei bambini, dei folli, delle immagini oniriche, al fine di partecipare al prezioso dialogo con lo strato immaginale – tanto prezioso quanto sofferente – della contemporaneità.
Una domanda permea ed unisce le riflessioni che verranno sviluppate durante la giornata:
in quali modi il coltivare e il trasmettere le possibilità di dialogo con le immagini inconsce potrà contribuire in futuro allo sviluppo della dimensione creativa e spirituale della psiche?
📌 Dove e quando
L’evento GRATUITO è ospitato a Roma, presso l’auditorium del Museo MACRO, in Via Nizza 138
⏰ Dalle ore 10:00 alle ore 18:00
L’evento è organizzato dall’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA), sezione di Roma.
INGRESSO LIBERO
📝 SCARICA QUI la locandina
(con interventi e autori)
Il vero vantaggio, per l’artista, è la sua relativa incapacità d’adattamento; essa gli permette di tenersi lontano dalle grandi vie, di seguire la propria aspirazione e di scoprire ciò che manca agli altri, senza che essi lo sappiano. (C.G. Jung – Ricordi, sogni, riflessioni)
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