Sono lieto di presentarvi un personaggio già noto a voi molti lettori del blog per via del libro “La passione necessaria” (edito da Moretti&Vitali) e al tempo stesso invitarvi a questa bellissima iniziativa (workshop) ideata dalla Radio itinerante e associazione “Il Lupo e il Contadino” [qui la pagina facebook]
Vi presento qui di seguito il workshop dell’analista junghiana Marina Valcarenghi,
buona lettura!
📝 Per chi non lo ricordasse qui nel blog è presente un articolo costruito a partire dagli estratti dell’omonimo libro dell’analista junghiana M.Valcarenghi, da cui prende il nome anche questo ciclo di workshop. Lo trovi qui:
➡️ Dov’è oggi Eros? Archetipo e Dio della passione trasformativa (di Marina Valcarenghi)

La passione necessaria
In streaming, ciclo di incontri con Marina Valcarenghi
(gennaio – luglio 2020)
▪ Giovedì 9 luglio dalle 20:30 alle 23:00 (evento in diretta streaming)
4. Rabbia e autodifesa ► Video introduttivoIscriviti al 4° incontro cliccando QUI
Perché un corso sulla passione?
E perché definirla necessaria?
La passione in sogno
(Un piccolo “pellerossa”)
«Sono per strada e vedo un piccolo essere che sembra un pennuto o un bambino travestito da pellerossa, con tante piume anche sulle spalle, come ali, che tira frecce a casaccio sui passanti. Le frecce feriscono e le vittime si contorcono come al palo della tortura. La cosa strana è che non scappano. Ma io non sono matto e non voglio fare quella fine. Riesco a fuggire.»
Il primo sogno mostra al mio paziente come non esistano per il momento possibilità trasformative e come la sua energia passionale risulti ancora bloccata, poiché Eros si comporta come un bambino scriteriato che scaglia frecce a caso contro i passanti.
La paura non può che prevalere sul desiderio e al sognatore non resta che trovare scampo nella fuga. Tuttavia l’ha visto, il piccolo dio, ne ha constatato l’esistenza e sarà quindi possibile che col tempo l’immagine erotica possa trasformarsi dentro di lui.
(M. Valcarenghi – La passione necessaria)
Perché la nostra è una società dove è più frequente chiedersi “a che cosa mi serve?” o “mi conviene?”, piuttosto che “cosa desidero?” e “dove è la mia strada?”.
Forse ci si arrangia meglio e si soffre di meno, ma rischiando di vivere la vita di un altro, decisa da altri, secondo un modello convenzionale.
La passione, sovente esiliata come una fantasia infantile o un inutile rischio, è invece la carica energetica che accompagna un essere umano alla ricerca di senso e compimento.

La passione in sogno
(Un bambino abbandonato)
«In una piazzuola di sosta dell’autostrada mi fermo a consultare la cartina. Non è chiaro dove devo andare e anche la cartina non spiega chiaramente i percorsi. Sono confusa, poi penso che da qualche parte andrò, sperando che sia bello.
Vedo un’ombra sul vetro: è un ragazzino strano molto bello, con gli occhi chiarissimi, un ciuffo biondo e i lineamenti delicati: potrebbe essere un piccolo lord, ma è sporco e coperto di stracci. Mi guarda con un’espressione adulta e mi chiede un passaggio. Istintivamente vorrei, ma per dove? Poi ho paura, non so di che cosa. Non sono abituata agli imprevisti. Metto rapidamente in moto e parto.
Prima di uscire dalla piazzola mi pento e faccio retromarcia, questa volta lo prendo su. Ma lui è misteriosamente
scomparso. Mi sento disperata come se avessi perso qualcosa di fondamentale per la mia vita.»
(M. Valcarenghi – La passione necessaria)
Nel secondo sogno una giovane donna, delusa da uno stile di vita e da un’attività che non le appartengono, in quel viaggio senza meta che è la sua esistenza, all’improvviso vede un bambino straordinario, ma sporco e coperto di stracci per l’incuria in cui la sognatrice lo ha lasciato per tanto tempo.
È un’immagine di Eros che riappare proprio lì sull’autostrada, solo per lei e le chiede di prenderlo a bordo: è un’epifania. Potrebbe essere lui a dare l’indicazione del viaggio aiutandola a scoprire quale ne sia la direzione e dove si nascondano i suoi desideri. Ma l’esitazione rimanda l’incontro.
Cosa sono questi incontri?
Queste conversazioni, questi sei appuntamenti, racconteranno quindi dell’incontro con la passione e di quanto quell’incontro si riveli necessario per vivere a proprio modo o – come direbbe Jung – seguendo un percorso individuativo.
Che si diventi cuoco o antropologo, tennista o restauratore, meccanico o contadino, che ci si orienti verso una scienza, o si insegua un’arte, oppure che si scelga la solidarietà militante, in prigione o in mezzo al mare, quando è il desiderio che guida sentiamo entusiasmo e piacere, qualche volta vera felicità.
La passione però non è gratuita e mette l’anima alla prova in un apprendistato interiore necessario a tenere lontani per esempio il delirio di potere, le scelte temerarie, le effimere euforie o le cadute depressive e infine anche per riconoscere quando a quel desiderio diventa obbligatorio rinunciare, o quando nel suo nome è inevitabile morire.
Da sempre gli uomini e le donne più consapevoli hanno riconosciuto in quell’energia luminosa il più straordinario privilegio della nostra umanità.
La passione in sogno
Un giovane strano.
«Entro in una casa che non conosco, c’è una scalinata che scende e mi trovo direttamente in una grande stanza piena di luce: a un lungo tavolo da lavoro un ragazzo sta disegnando a un tecnigrafo. Mi guarda per niente sorpreso, come se mi stesse aspettando. È un ragazzo strano, di una bellezza un po’ selvaggia, potrebbe essere allo stesso tempo un vichingo e un alieno; è molto attraente.
Mi avvicino e lui in silenzio mi mostra una planimetria e aspetta che la guardi con calma, rappresenta un giardino, poi mi porge una matita, con una certa solennità, come se fosse un regalo importante; mi emoziono, avrei voglia di stare lì e di disegnare come lui e con lui, ma non succede niente. Mi sveglio felice, mi sembra di avere avuto una specie di apparizione.»
(M. Valcarenghi – La passione necessaria)
In seguito al sogno dell’affascinante e silenzioso disegnatore, e ai colloqui che ne seguirono, la mia paziente decise di cambiare il suo corso di studi, per seguire una passione che credeva di avere dimenticato.
«Nel sogno – mi disse quel giorno – mi sono resa conto che era proprio la matita l’oggetto del desiderio e lui me lo ricordava. Nella borsa, sul comodino, in cucina, come segnalibro, dovunque in casa mia c’è una matita che uso sempre al posto della biro o del roller come fanno gli altri. Avevo perso la manìa di disegnare cose diverse dovunque che faceva impazzire mia madre, dato che imbrattavo anche i muri di casa, ma dopo il sogno è tornata fuori quasi come una compulsione! E allora adesso cosa devo fare?».
«Per esempio iscriversi all’Istituto Europeo del Design di Milano?» La mia era una scherzosa provocazione, invece fu proprio lì che decise di andare:
«Sì – concluse un giorno – dovrò organizzarmi per continuare in qualche modo il mio lavoro, dato che devo e voglio mantenermi, ma ho deciso di darmi questa chance».
In tutti e tre i sogni, e anche in innumerevoli altri, Eros non parla, le sue richieste e le sue azioni sono senza voce; è quindi comprensibile che gli antichi lo chiamassero anche “padre del silenzio”: esistono movimenti psichici racchiusi nella vita interiore.
La passione, come ogni archetipo, è parte del patrimonio istintivo e l’istinto non conosce leggi, ignora responsabilità sociali e affettive, come anche i limiti dell’operare umano che danno ordine alla comunità, diversamente dalla nostra coscienza che questi limiti e questo ordine ha costruito e intende mantenere a difesa del patto sociale.
📌 Dove e Quando?
TUTTI GLI EVENTI SARANNO IN LIVE STREAMING.
Tel: 02 26112020 (sito web)
▪ Lunedì 27 gennaio dalle 20:30 alle 23:00
1. Il male di vivere ► Video introduttivo
▪ Lunedì 17 febbraio dalle 20:30 alle 23:00
2. L’archetipo della passione ► Video introduttivo
▪ Giovedì 2 luglio dalle 20:30 alle 23:00 (evento in diretta streaming)
3. L’ordine e la pazienza ► Video introduttivo
▪ Giovedì 9 luglio dalle 20:30 alle 23:00 (evento in diretta streaming)
4. Rabbia e autodifesa ► Video introduttivo
▪ Lunedì 13 luglio dalle 20:30 alle 23:00 (evento in diretta streaming)
5. Il potere ► Video introduttivo
Iscriviti al 5° incontro cliccando QUI
▪ Lunedì 20 luglio dalle 20:30 alle 23:00 (evento in diretta streaming)
6. L’altrove ► Video introduttivo
Iscriviti al 6° incontro cliccando QUI
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! COMUNICAZIONE IMPORTANTE PER I PARTECIPANTI !
Nell’ultima mezz’ora di ogni incontro, se qualcuno vorrà proporre un suo sogno da esaminare, Marina Valcarenghi sarà disponibile a svelarne il significato.
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DOVE:
On line, dal tuo computer, tablet, smartphone
Contributo per gli incontri singoli: 30 euro
Informazioni utili
- Al tuo arrivo troverai un quaderno per gli appunti e una biro inclusi nel contributo.
- L’accettazione iscritti è prevista alle ore 19:30. Per velocizzare le pratiche, presentati con il saldo in contanti (*nel caso abbia acquistato il pacchetto completo 6 incontri) e il modulo firmato. Gli incontri iniziano puntuali alle ore 20:30.
- I posti a sedere sono disponibili in base all’ordine di arrivo il giorno dell’evento e non assegnati precedentemente. Per disabilità o esigenze particolari, scrivici a lupo.associazione@gmail.com
- I minorenni possono assistere gratuitamente. Scrivi a lupo.associazione@gmail.com e indica i posti che dobbiamo riservare alle persone con meno di 18 anni.
- Se per qualsiasi motivo, una volta effettuata l’iscrizione, non riuscissi a partecipare, puoi riutilizzare il credito per altro evento organizzato da Lupo e Contadino entro i 12 mesi successivi, oppure cederlo a qualcuno. La comunicazione andrà fatta almeno 15 giorni prima dall’evento in oggetto. Per conoscere tutte le iniziative di Lupo e Contadino, consulta questa pagina.
- Ogni informazione utile relativa a quanto esposto in questa pagina ed eventualmente non ancora presente, ti verrà comunicata tempestivamente via e-mail, appena disponibile.
- Per qualsiasi altra info, non esitare a contattarci alla mail lupo.associazione@gmail.com
Marina Valcarenghi, laureata in giurisprudenza, giornalista e attivista politica negli anni 60 e 70, si è orientata in seguito alla professione di psicoanalista che svolge da 40 anni. E’ stata vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi, ha fondato e diretto una scuola di specialità in psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e ha per la prima volta introdotto la psicoanalisi in carcere, lavorando a Opera e a Bollate nel reparto di isolamento maschile per complessivi 12 anni.
Tra le sue pubblicazioni: I manicomi criminali (Mazzotta, Milano 1975); Nel nome del padre (Tranchida, Milano 1987); Psicoanalisi e politica (con G. Galli, L. Gentili, LeG, Milano 1992); Relazioni (Tranchida, Milano 1994); Signori della Corte (Re Nudo, Siena 2000).
Per Bruno Mondadori ha pubblicato L’aggressività femminile (2003); L’insicurezza. La paura di vivere nel nostro tempo (2005); “Ho paura di me”. Il comportamento sessuale violento (2007); L’amore difficile. Relazioni al tempo dell’insicurezza (2009) e Mamma non farmi male. Ombre della maternità (2011).
Per Moretti & Vitali ha pubblicato: La passione necessaria (2019); L’anoressia (2018)
Bibliografia completa, qui.
- Marina Valcarenghi sul Fatto Quotidiano: www.ilfattoquotidiano.it/blog/mvalcarenghi
FINE.
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Dov’è oggi Eros? Archetipo e Dio della passione trasformativa (di Marina Valcarenghi)