Il pensiero psicologico utile per affrontare il coronavirus

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Un vento di panico sta attraversando tutto il mondo. È, indubbio, che l’attuale crisi a causa coronavirus stia portando alla luce una grossa incertezza nell’affrontare le avversità connesse. Seppure, si stia cercando di superare questo periodo andando a tessere un pensiero psicologico utile per affrontare il coronavirus, per molti versi emergono tante, oramai, erose certezze.

L’incertezza con cui dobbiamo confrontarci oggi a causa del covid-19, tuttavia, stride fortemente se la si va a paragonare con la sorte di tante generazioni che ci hanno preceduto, in tempo di guerra e di crisi economica.

A tal proposito, molti professori di psicologia sostengono che, complessivamente, si abbia molta meno capacità rispetto a prima, di affrontare le avversità.

Indubbiamente, un tempo la malattia, la morte, il dolore facevano parte delle nostre vite. Per certi versi, ci si era inchinati ad una forza esterna che era sopra di noi, accettandola. Questo pensiero, tuttavia, ancora oggi costituisce la realtà quotidiana per milioni di persone in tutto il mondo che vivono in regioni meno privilegiate.

Ma qui, a casa nostra, circondati dal comfort, dalla sensazione di controllo sulla nostra vita e dall’immediatezza a cui siamo abituati, la nuova realtà imposta dal coronavirus, mette in luce tutta la nostra debolezza e quanto possa essere effimera la nostra vita.

Seppure sia un qualcosa di drammatico, il pensiero psicologico utile per affrontare il coronavirus può essere inteso come una opportunità per riconnettersi ad una resilienza che i nostri nonni conoscevano molto bene.

In fondo, questa flessibilità, questa capacità di riprendersi dalle avversità, di superare gli imprevisti e di adattarsi, ha concesso all’Uomo di superare ogni catastrofico evento. Certo, con questo, il pensiero psicologico utile per affrontare il coronavirus non porta a reputare questo evento come un qualcosa di normale ma, piuttosto come un problema che fa parte della vita e dal quale saremo in grado di riprenderci, oltre che forgiarci a tollerare meglio le avversità in futuro.

In pratica, non si tratta di credere di poter risolvere la problematica come se si stesse giocando con NetBet blackjack online, bensì di valutare questo momento destabilizzante come elemento per condividere collettivamente la volontà di superarlo.

Comunque, come sottolineato da diversi psicologi, è del tutto legittimo provare paura e ansia, dato che stiamo affrontando una minaccia per la nostra salute. Un qualcosa, inoltre, di completamente nuovo e che ha un carattere molto imprevedibile.

In pratica, la maggior parte delle persone è fortemente angosciata dal non sapere completamente cosa stia succedendo e, soprattutto, se effettivamente un vaccino sia in grado di fermare il virus del coronavirus. Non per nulla, proprio per incoraggiare il sentimento di autoefficacia tra i cittadini, ovvero che siamo in grado di attraversare insieme questa prova, è necessario che nelle comunicazioni delle autorità governative, venga ad essere mantenuto un delicato equilibrio.

In conclusione, di fronte a una situazione del genere, possono svilupparsi due tipi di pensiero. Vale a dire un pensiero rivolto ad azioni positive e costruttive, come il lavarsi più spesso le mani, l’evitare contatti sociali e svolgere attività piacevoli a casa, oppure un pensiero più dannoso e paralizzante che propende per il peggio.

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Fondatore del Jung Italia. Psicologo Clinico. Originario di Salerno, vivo a Roma. Fin dall'età di 14 anni ho iniziato ad interessarmi alla filosofia occidentale e orientale e all'età di 17 anni scopro Jung. A 21-22 anni iniziano le mie attività di pubblicazioni tramite riviste di psicologia e interventi in qualità di ospite o relatore presso convegni e seminari di psicologia. Nel 2012 conosco in Svizzera uno dei nipoti di Jung, e l'anno successivo mi concede un'intervista speciale in occasione della presentazione del "Libro Rosso" alla biennale di Venezia. Attualmente collaboro e lavoro come psicologo o studioso indipendente con associazioni, riviste scientifiche, scuole di psicoterapia e con diversi autori dell'ambito accademico e non. I miei studi d'approfondimento vertono sugli sviluppi odierni relativi alla psicologia complessa (analitica) e sulle ricerche inerenti il versante "Psiche e Materia".

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